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Perseguitano e maltrattano i genitori: due denunce e un arresto

NEI GUAI due ragazzi e un uomo. Indagini condotte dai carabinieri a Falerone, Montappone e Santa Vittoria in Matenano

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione di Falerone, hanno denunciato a piede libero un giovane di circa 20 anni italiano  per il reato di maltrattamenti in famiglia e percosse. Il ragazzo, da tempo, aveva comportamenti vessatorie e maltrattava la madre convivente, aggredendola anche fisicamente. I militari hanno informato l’autorità giudiziaria di quanto accaduto, avviando il cosiddetto “codice rosso” per garantire una pronta e risolutiva azione di tutela nei confronti della donna.

A Montappone invece, sempre i Carabinieri della stazione di Falerone hanno arrestato un ragazzo, anche lui di circa 20 anni, italiano. I militari infatti gli avevano notificato l’ordinanza della misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal Tribunale di Fermo, a seguito della denuncia da parte della madre del giovane per i continui atti persecutori e vessatori subiti dal figlio stesso. Nonostante le disposizioni a tutela della donna, il giovane, il pomeriggio stesso si è introdotto nell’abitazione della madre. La donna ha comunicato l’accaduto ai militari, che hanno proceduto ad arrestare il giovane per il reato di violazione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Anche a Santa Vittoria in Matenano si è verificato un episodio di maltrattamenti in famiglia. I carabinieri della Stazione del posto hanno denunciato un uomo di circa 40 anni, italiano, che da tempo maltrattava i suoi anziani genitori conviventi. L’intervento dei carabinieri ha consentito di tutelare le vittime ed interrompere le condotte violente del soggetto, procedendo alla denuncia per maltrattamenti in famiglia.

«I carabinieri ribadiscono la pericolosità degli atti persecutori e l’importanza di denunciarli sempre, per poter intervenire prontamente e – rimarcano dall’Arma – garantire la sicurezza delle vittime. Chiunque si trovi in una situazione simile deve rivolgersi alle forze dell’ordine o ai centri antiviolenza presenti sul territorio per ricevere adeguato sostegno e protezione. È possibile consultare i consigli utili pubblicati sul sito dell’Arma dei Carabinieri a questo link».

 


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