“Ancore di carta” è il festival letterario che si terrà nelle serate dall’8 all’11 agosto a Marina di Altidona. È patrocinato dal Comune ma nasce da un’iniziativa tutta individuale, grazie alla passione e all’intraprendenza di Claudia Mazzaferro, giornalista e ispirata lettrice. Claudia ha affidato la direzione artistica del Festival, alla sua prima edizione, a Mattia Zecca, che è un avvocato penalista, uno scrittore (“Lo capisce anche un bambino”, Feltrinelli, 2021) e organizzatore di eventi culturale. Lo intervistiamo mentre è a Roma e si prepara per la trasferta marchigiana.
Il sottotitolo della rassegna è “Storie che salvano”.
«Ci credo fortemente, i romanzi hanno questo potere: scoprirsi meno soli, compresi e, quindi, salvi».
Che tipo di storie saranno raccontate?
«Sono tutti romanzi che ho molto amato, opere di voci di autrici e di autori giovani e subito riconoscibili, uniche.
Si comincia l’8 agosto con “Spilli” (Einaudi, 2023) di Greta Olivo, una storia di formazione, sulla paura di non essere visti e su quella di non vedere più l’altro. Il 9 agosto racconteremo “Sono quasi pronto” (Ponte alle Grazie, 2024) di Giorgio Biferali, passeggiata narrativa lungo quel crinale impervio che divide l’essere figlio dal diventare genitori. Continueremo poi, il 10 agosto, con “La verità che ci riguarda” (66th2nd, 2023) di Alice Urciuolo, che è anche ispirata sceneggiatrice (“Skam Italia”, “Prisma”), romanzo sull’eredità del dolore tra una madre e una figlia. Andrea Donaera, infine, con il suo “La colpa è mia” (Bompiani, 2024) chiuderà la rassegna raccontando una storia di universale fragilità maschile».
Che serate saranno?
«Immaginiamole come grandi chiacchierate tra amici, senza distanze tra chi racconta e chi ascolta, mentre si beve e ci si gode l’ultima luce del giorno».
Ci sarà anche la musica?
«Moscardi, giovane cantautore marchigiano, accompagnerà con i suoi brani la serata del 9 agosto. È un regalo che faccio a me stesso: Francesco è un talento straordinario. Lo ascolterete».
Dove è nata l’idea di questo Festival?
«L’idea è di Claudia, ed è nata lì dove ci siamo conosciuti: a CreaVità, spazio di orientamento creativo fondato e diretto a Roma da Chiara Gamberale (www.creavita.org), presso cui collaboro. Quello spazio celebra ogni giorno il potere salvifico dell’arte, il bisogno che abbiamo – io, Claudia, Valentina Dispari che ha creato questo Festival insieme a noi – di fermarci e gettare ancore di carta nel mare in tempesta dei giorni: queste ancore sono i libri,le storie. Sono il mio porto sicuro».
(spazio promo-redazionale)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati