facebook twitter rss

Servigliano, è l’ora del 56esimo Torneo Cavalleresco

TORNEO - Dal 9 al 18 agosto si svolgerà la 56esima edizione della rievocazione, dieci giorni tra storie e tradizione
Tutto pronto a Servigliano per il 56° Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Il paese è colorato a festa ed è diviso in cinque rioni: Porta Navarra, Porta Marina, San Marco, Paese Vecchio e Porta Santo Spirito. Tre gli appuntamenti previsti per venerdì 9 agosto, giornata d’apertura: alle 20, inaugurazione delle taverne rionali, disposte negli angoli caratteristici del centro storico; dalle 22, monologo di Cesare Catà dal titolo “Da Camelot a Castel Clementino: il mito del cavaliere” e presentazione del palio opera, come da tradizione, degli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Servigliano.
«Un’edizione molto rinnovata e – come sottolinea il sindaco e magnifico messere Marco Rotoni rinnovare è sinonimo di entusiasmo».
Rotoni ha dato un impulso notevole alla manifestazione nel corso dei suoi mandati da sindaco: «La nostra identità passa per il Torneo Cavalleresco – aggiunge – e la capacità attrattiva di Servigliano, oggi ancor di più, porta questa realtà ad essere una vetrina importante».
Il merito va ovviamente a tutte le generazioni che hanno contribuito: si parla d’amore per il proprio paese, ma anche di passione nei confronti della rievocazione storica. Tutti i serviglianesi si ritrovano in questi dieci giorni e nel resto dell’anno: la capacità di coesione la ritroviamo anche nelle altre iniziative promosse da rioni, Pro Loco e dal Gams (ambasciatore del Torneo Cavalleresco nel resto della penisola e all’estero). «Non si può non essere orgogliosi di tali traguardi – sottolinea Rotoni –. Veder brillare la propria città non ha uguali. Ognuno gioca un ruolo fondamentale: i protagonisti sono i cittadini di tutte le età, impegnati in vari ruoli. Una dimensione unica quella di Servigliano, difficile da spiegare a parole, facile da vivere. Il Torneo Cavalleresco va sicuramente sul podio tra le varie rievocazioni storiche, grazie anche al fatto che non si è mai fermato. L’asticella non ha mai smesso di alzarsi. Appartenenza, la parola chiave di quest’anno, visibile durante la preparazione, la rappresentazione e il seguito. Dietro al grande spettacolo ci sono anima e cuore di molti».
Il visitatore, una volta entrato in empatia con i sentimenti del Torneo, ne rimane affascinato; l’apice lo raggiunge poi la domenica (18 agosto) al campo dei giochi. «Riguardo questa edizione come al solito la macchina organizzativa si muove con tantissime persone, preoccupandosi del particolare più semplice e di quello più difficoltoso. Si avrà però una novità, una componente architettonica importante di comunicazione social, la quale ci permetterà di arrivare a tutti più velocemente anche al di là delle mura. Una favola che sta per iniziare, e che speriamo non finisca mai».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti