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Ombrelloni chiusi fino alle 9,30, Montagnoli: «Bolkestein, abbiamo acceso i riflettori su anni di immobilismo»

IL PRESIDENTE regionale del Sib, Romano Montagnoli: «Un primo successo lo abbiamo ottenuto ovvero far accendere i riflettori su anni di immobilismo da parte dei nostri governi e sul futuro incerto che attende migliaia di aziende»

Romano Montagnoli

Ombrelloni chiusi stamane, come annunciato nei giorni scorsi, anche in gran parte della costa fermana. Ad aderire alla protesta indetta dai sindacati di categoria Fiba e Sib, oltre il 50% delle attività distribuite tra Pedaso e Porto Sant’Elpidio.

Almeno 40 gli chalet che hanno deciso di tenere gli ombrelloni chiusi a Porto San Giorgio con l’obiettivo di spronare il Governo ad approvare un provvedimento che regolamenti definitivamente la complessa e delicata materia della messa a gara delle concessioni balneari così come impone la direttiva Bolkestein. Solo dopo le 9,30 gli ombrelloni sono stati riaperti, mentre i gestori delle attività hanno spiegato ai clienti il motivo della loro protesta.

«Un primo successo lo abbiamo ottenuto – spiega il presidente regionale del Sib, Romano Montagnoli – ovvero far accendere i riflettori su anni di immobilismo da parte dei nostri governi e sul futuro incerto che attende migliaia di aziende». I balneari chiedono dunque più garanzie a tutela degli investimenti fatti negli anni per migliorare le strutture e la ricettività. Si tratta di una manifestazione simbolica che non ha creato volutamente disagi alla clientela in una stagione trascorsa tra luci ed ombre. Se trovare un ombrellone libero ad agosto è un’impresa impossibile, poiché si registra un sold out quasi ovunque, è altrettanto vero, come rimarca Montagnoli che «prosegue il trend del calo dei consumi. Chi va in spiaggia spende meno al bar. E se a giugno si è lavorato poco, meglio è andato il mese di luglio con un giro di affari sostanzialmente paragonabile a quelli degli anni passati».

Sandro Renzi

Romano Montagnoli


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