FERMO – Situazione paradossale quella che si sta vivendo in casa Fermana, con una società in vendita, ma che nel frattempo ha pensato bene di non rendersi appetibile.
I gialloblù al momento possono mettere sul piatto delle trattative soltanto un mucchio di debiti e l’iscrizione alla Serie D. Al momento infatti, non c’è una squadra, delle infrastrutture di proprietà, ne un settore giovanile da valorizzare, elementi che negli anni non sono stati presi troppo in considerazione da chi si è alternato alla guida della società. L’unica chance rimasta ai Simoni, è quella che conduce all’imprenditrice Martina Fabriani, ma la trattativa sembra non decollare mai. In tutto questo marasma, non mancano le colpe delle istituzioni, che prendendo spunto da realtà non troppo lontane, tipo Fano o Ancona, avrebbero potuto quanto meno accelerare le operazioni, magari allestendo un piano B per l’ eventuale iscrizione in sovrannumero, di una nuova compagine, nelle categorie inferiori.
La mancanza di rassicurazioni, il silenzio totale della società su ciò che sta accadendo e l’enorme ritardo sulla tabella di marcia per la prossima stagione, hanno portato allo stremo parte della tifoseria. Il gruppo 1920, ha preso carta e penna, esternando tutto il proprio disappunto e ipotizzando anche l’estrema soluzione del fallimento, per liberare la Fermana ed auspicarne una rinascita più rosea.
«Con queste righe il gruppo 1920, preso atto dell’attuale situazione debitoria della società Fermana Football Club, che risulta oggettivamente insanabile, chiede alla famiglia Simoni di portare tutta la documentazione in tribunale, così da poter avviare le procedure di fallimento della stessa. Se ciò non avverrà, dal canto nostro, comunichiamo fin da ora che diserteremo il “Recchioni” per l’intero arco della stagione. Inoltre esortiamo eventuali sponsor a non foraggiare oltremodo questo cancro, sia esso gestito dai Simoni o da altri soggetti discutibili. 1920 chiede inoltre al sindaco Paolo Calcinaro e all’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini di pianificare, fin da subito, la rinascita di una nuova società calcistica che possa competere, nella stagione 2025/26, nella più alta categoria possibile. Ci spiace dover constatare che i suddetti rappresentanti istituzionali, che si vantano di essere “grandi tifosi canarini”, abbiano in realtà preso per il cxxo la piazza per mesi interi mistificando la reale situazione debitoria e continuando a ripetere che era tutto “sotto controllo”. Ora chiediamo che inizino a lavorare, cosa che non hanno fatto fino ad ora, seriamente, per il bene del futuro del calcio a Fermo. Concludiamo dicendo che è inutile portarsi dietro questo insanabile fardello economico. Preferiamo fallire, a malincuore, e rinunciare ad un anno di calcio piuttosto che andare avanti con questa matricola oberata di debiti che, oltretutto, rischia di finire in mani di soggetti che sono il male del calcio. La situazione è già drammatica così com’è, non abbiamo bisogno di aggravarla ulteriormente. Liberate la Fermana Calcio».
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