di Tiziano Vesprini
FERMO – L’italiano Filippo D’Aiuto vince la 52’ edizione del Gran Premio internazionale di Capodarco- Comunità di Capodarco. In scena, come da tradizione, oggi 16 agosto, l’edizione numero 52 della corsa organizzata dal Gruppo Sportivo Capodarco presieduto da Gaetano Gazzoli coadiuvato organizzativamente dal figlio Simone e da Adriano Spinozzi.
Dopo la presentazione ufficiale avvenuta in Regione, si è rinnovato il grande spettacolo ciclistico che ha visto i migliori atleti d’Italia, d’Europa e forse del pianeta, della categoria Under 23, sfidarsi prima sul velocissimo tratto pianeggiante sull’asse Lido di Fermo – Porto San Giorgio sud, e successivamente sul colle della frazione fermana di Capodarco. Poco dopo le ore 13 la gara si è mossa ad andatura controllata dal Monumento che ricorda Fabio Casartelli che vinse a Capodarco nel 1991 e ci corse nel 1992 con la maglia di campione olimpico conquistata a Barcellona. Il tratto di trasferimento ha portato i 175 corridori sul lungomare centro di Porto San Giorgio dove dopo 30 anni vi è stato il via ufficiale alle ore dopo circa mezz’ora. Quattro giri piatti corsi ad andatura forsennata dove erano previsti quattro traguardi volanti a punteggio che si sono conclusi con 4 corridori in fuga.
Al km 52 la corsa ha iniziato il tratto che ha portato alla prima ascesa verso Capodarco per raggiungere, dopo diversi ripetizioni del circuito capodarchese, i 174 km e 700 metri di gara totali. Al primo passaggio da Capodarco i fuggitivi sono rimasti in due. Nel corso del primo giro del circuito capodarchese la fuga si è arricchita di altri 10 corridori, per poi crescere, nei giri successivi, raggiungendo prima 19 ciclisti e poi 35. Il gruppo ha viaggiato con oltre 2 minuti di svantaggio a 3 giri dal termine.
A due giri dal termine, con i successivi passaggi previsti sul cosiddetto “Muro di Capodarco” la situazione è sembrata prendere la piega decisiva con 10 atleti a staccare il gruppo, tra cui diversi favoriti della vigilia: Diego Bracalente, Nicolò Arrighetti, Filippo D’Aiuto, Manuel Oioli, Cesare Chesini, Lock Dennis, Dunar Dominik, Simone Griggion, George Wood e William Harding. Penultima ascesa e quindi passaggio sul “muro” e successivamente sulla linea di arrivo, una tornata alla conclusione, che ha visto il prepotente allungo dello slovacco Dunar Dominik, con 1’16” su Roma Ermakov; a 2’00” gli altri 8 inseguitori, il resto del gruppo a 2’40”. In discesa solitario è rientrato su Dominik l’italiano Filippo D’Aiuto. I due hanno viaggiato d’amore e d’accordo fino all’attacco dell’ultima salita. Gli altri compagni di fuga si sono frazionati e hanno perso terreno (quasi 30” lo svantaggio).
A metà ascesa c’è stato l’allungo decisivo verso la vittoria per il portacolori del Team General Storie, Filippo D’Aiuto (argento nel 2023), che ha lasciato sul posto l’avversario ed è volato solitario verso l’arrivo. Argento per Dunar Dominik (Slovak National Team), bronzo Manuel Oioli (Q36.5 Continental Team).
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