Quasi diecimila visitatori in due giorni alle Grotte di Frasassi a Genga. Il percorso sotterraneo tra stalattiti e stalagmiti è tra i più estesi al mondo e rappresenta uno dei principali attrattori turistici nelle Marche. Il viaggio nelle viscere della terra, dalla scoperta delle grotte nel 1971, non ha perso il suo fascino, anzi continua ad aumentare il numero dei visitatori che ogni anno sceglie la meraviglia di questo luogo senza uguali. In particolare in questi giorni, l’organizzazione delle Grotte ha aggiunto delle visite non previste fuori orario proprio per non lasciare fuori nessuno e consentire la visita a tutti coloro che hanno scelto la bellezza dei Sibillini e di questo sito. Il parcheggio a valle ha visto un continuo via vai di auto con code alle biglietterie che comunque, grazie all’ormai rodata organizzazione dei servizi, ha consentito di smaltire agevolmente il flusso straordinario di pubblico.
Ne beneficia naturalmente il borgo di Genga. Il suggestivo tempio del Valadier, perla incastonata in una grotta a cui si arriva dopo un breve e panoramico percorso a piedi, ha contato solo nella giornata di ieri 1.700 ingressi. A questi si aggiungono i due musei, Speleo paleontologico e Arte storia e territorio che arricchiscono l’offerta del borgo.
(a.p.)
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