facebook twitter rss

Il Soroptimist Fermo lancia la Carta etica per lo sport femminile

FERMANO - «Come componenti del Club ci attendiamo che ciascun comune della Provincia adotti la Carta etica per lo sport Femminile per riconoscere l'importanza della pratica sportiva  femminile sin dalla prima infanzia, senza interruzioni, abbandoni o allontanamenti determinati  dalla discriminazione di genere e per la prevenzione e il contrasto a molestie e abusi nell'ambito  sportivo grazie a progetti di sensibilizzazione e comunicazione, promuovendo percorsi culturali e  formativi per lo sviluppo di processi volti ad una maggiore inclusione in ambito sportivo. La Carta che abbiamo proposto alle istituzioni provinciali non si limita ad essere una dichiarazione  d'intenti, ma fornisce meccanismi operativi che garantiscono la reale applicazione dei principi  enunciati, diventando supporto anche per gli aspetti pratici come ad esempio i criteri di utilizzo  degli impianti sportivi, la raccolta dei dati, la comunicazione, il sostengo alle atlete e la valutazione  dei risultati conseguiti»

Il Soroptimist International d’Italia club di Fermo, in attuazione del Progetto nazionale “Donne e  Sport – la lunga Strada verso la parità”, ha proposto alla Provincia di Fermo la sottoscrizione della  “Carta etica per lo Sport Femminile”. Sia la consigliera alle Pari Opportunità della provincia, Luciana Mariani, sia la presidente della commissione Pari opportunità provinciale Francesca Palma  hanno accolto e condiviso la proposta del Club attualmente presieduto dalla dott.ssa Paola Viozzi.  Dal tavolo della CpO provinciale la Carta è passata sul tavolo del presidente della provincia Michele  Ortensi; da qui è stata inviata a tutti i 40 comuni del territorio provinciale per invitare le amministrazioni locali alla sua adozione e sottoscrizione. Un’attività di sensibilizzazione e  condivisione, che finora non ha avuto eguali nella nostra regione.  

«Lo scopo della Carta – spiegano dal Soroptimist – è proprio quello di coinvolgere e responsabilizzare i Comuni sui temi  riguardanti le pari opportunità e i diritti nello sport, ancora lontani dall’ essere raggiunti per via  degli stereotipi e dei pregiudizi legati al genere.  Il documento è stato stilato dall’Assist (Associazione Nazionale Atlete) ed è un codice di  comportamento rivolto agli Enti, a organismi e soggetti interessati all’attività motoria, che  riconosce il valore della cultura universale dello sport e del rispetto, nell’ottica di un sano  approccio alla pratica sportiva da parte della generalità degli atleti e di una maggiore inclusione in  ambito sportivo. La Carta è stata anche presentata al prefetto d Fermo Edoardo D’Alascio, che ha aperto la  manifestazione “Donne in sport” del 17 e 18 agosto scorsi, organizzata dall’Assessora alle Politiche  sociali e alle Pari opportunità Maria Grazia D’Angelo, soroptimista e vice presidente della CpO  provinciale, col sostegno di Soroptimist – Club Fermo, CpO Provinciale e CpO Regionale». 

«Il primo cittadino del Comune di Pedaso, Vincenzo Berdini è stato il primo sindaco della Provincia di  Fermo a firmare e adottare la Carta etica dello Sport, riconoscendo che le istituzioni hanno il  compito di impegnarsi a sostenere politiche, iniziative e progetti che mirino al contrasto di ogni  pregiudizio, per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport. La  sottoscrizione del documento è avvenuta in occasione dell’evento “Donne in Sport” della serata di  sabato 17 alla presenza di numerosi testimoni tra i quali i presidenti del Coni Marche, Fipav, Fitp,  Fip, i delegati del Calcio Femminile del Comitato regionale, la vice presidente nazionale del  Soroptimist International d’Italia, Tunia Gentili, e i testimonial Giulia Cicchinè, giornalista sportiva, Katy Agnelli, tennista e Sarah Cinquini, testimonial del Soroptimist club di Fermo nell’ambito  dell’intero progetto “Donne e sport” e reduce dalla straordinaria impresa compiuta da Capo Nord  a Tarifa pedalando in solitaria per oltre 7000 chilometri con lo slogan “Perché una donna no?”. In conclusione, come componenti del Club ci attendiamo che ciascun comune della Provincia adotti la Carta etica per lo sport Femminile per riconoscere l’importanza della pratica sportiva  femminile sin dalla prima infanzia, senza interruzioni, abbandoni o allontanamenti determinati  dalla discriminazione di genere e per la prevenzione e il contrasto a molestie e abusi nell’ambito  sportivo grazie a progetti di sensibilizzazione e comunicazione, promuovendo percorsi culturali e  formativi per lo sviluppo di processi volti ad una maggiore inclusione in ambito sportivo. La Carta che abbiamo proposto alle istituzioni provinciali non si limita ad essere una dichiarazione  d’intenti, ma fornisce meccanismi operativi che garantiscono la reale applicazione dei principi  enunciati, diventando supporto anche per gli aspetti pratici come ad esempio i criteri di utilizzo  degli impianti sportivi, la raccolta dei dati, la comunicazione, il sostengo alle atlete e la valutazione  dei risultati conseguiti. Al riguardo, il Club Soroptimist di Fermo è disponibile ad affiancare le istituzioni e gli Enti per la  piena attuazione dei principi etici contenuti nel documento».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti