GROTTAZZOLINA – Il cuore del Fermano, venerdì 16 agosto, ha vissuto un momento straordinario con l’incontro tra due eccellenze del territorio: il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino, fondato nel 1969, e la pallavolo di Grottazzolina, nata l’anno successivo, nel 1970.
Questa unione simbolica tra cultura e sport ha trovato il suo palcoscenico naturale nella splendida cornice della piazza Roma di Servigliano, dove il sindaco Marco Rotoni ha premiato il capitano Riccardo Vecchi per la storica promozione della Yuasa Battery in Superlega. Il team, presentatosi a ranghi completi, è stato infatti omaggiato con un bellissimo piatto decorato a mano e raffigurante gli stemmi dei cinque rioni che annualmente si battono nella Giostra dell’Anello, ovvero Porta Navarra, Porta Marina, San Marco, Paese Vecchio e Porta Santo Spirito.
I campioni del volley sono arrivati in Piazza Roma già per la cena, ospiti dell’Ente Torneo Cavalleresco e del Rione Porta Santo Spirito. Ad accoglierli il già citato Sindaco Marco Rotoni, il console Marco Rossi, il regista dello spettacolo Gianluca Viozzi e il presidente del consiglio comunale Danilo Viozzi. La serata è stata impreziosita dall’esibizione del Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano, meglio noto come Gams, che ha dedicato un suggestivo spettacolo a Marco Polo incantando migliaia di presenti. Il gruppo, con i suoi 30 anni di attività e ben 977 repliche in tutto il mondo, si conferma un’altra eccellenza del Fermano, capace di portare la tradizione e la cultura del territorio oltre i confini nazionali.
è scontato vedere Oleg Antonov, 134 presenze con la nazionale italiana di pallavolo, una medaglia di argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, rimanere incantato di fronte ad un piccolo borgo marchigiano vestito a festa e gremito per una rievocazione storica che affonda le sue radici in un antichissimo passato. Stesso dicasi per Zhukouski, palleggiatore croato con alle spalle una lunga carriera internazionale e ben sette stagioni in Italia, incuriosito da un evento che, come da lui stesso affermato, non aveva mai vissuto in precedenza. E poi Fedrizzi, che nel nostro territorio vive ormai da un anno, e che a fine serata si è trattenuto in piazza con sua figlia provando a cimentarsi con una delle bandiere sapientemente fatte volare dagli alfieri di Servigliano.
Un territorio, quello marchigiano in generale e quello dei piccoli borghi fermani in particolare, capace di conquistare davvero tutti col suo mix di arte, cucina, tradizione e architettura. L’evento, simbolo della sinergia tra storia, cultura e sport, ha rappresentato una vetrina d’eccellenza per il Fermano, territorio ricco di tradizioni e talenti che sanno farsi apprezzare su scala internazionale.
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