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Quattro lavoratori sfruttati e una sfilza di carenze: sospeso un calzaturificio, titolari denunciati e sanzioni per 40mila euro

PORTO SANT'ELPIDIO - Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese su tutto il territorio della provincia di Fermo ed hanno consentito di individuare un calzaturificio a Porto Sant’Elpidio, attività risultata carente su molteplici aspetti di cui si evidenziano l’accertato sfruttamento lavorativo di quattro cittadini di nazionalità pakistana, l’omessa nomina del medico competente, la mancata consegnare dei dpi, il mancato invio alla visita medica dei lavoratori, la mancata elaborazione del Dvr, la mancata formazione dei lavoratori e la mancata designazione degli addetti alle emergenze.

Nei giorni scorsi, sono stati intensificati i controlli nel settore calzaturiero, attività condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, con la collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro ed a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese su tutto il territorio della provincia di Fermo ed hanno consentito di individuare un calzaturificio a Porto Sant’Elpidio, attività risultata carente su molteplici aspetti di cui si evidenziano l’accertato sfruttamento lavorativo di quattro cittadini di nazionalità pakistana, l’omessa nomina del medico competente, la mancata consegnare dei dpi, il mancato invio alla visita medica dei lavoratori, la mancata elaborazione del Dvr, la mancata formazione dei lavoratori e la mancata designazione degli addetti alle emergenze.

Attività sospesa, irrogate complessivamente sanzioni e ammende per 40.500 euro, i titolari dell’impresa, due cittadini di nazionalità pakistana, sono stati denunciati. I Carabinieri ribadiscono il loro impegno costante nel contrasto ai reati legati alla sicurezza sul lavoro «in quanto tali violazioni possono comportare gravi conseguenze per la vita e l’incolumità delle persone. La collaborazione tra le istituzioni, gli organi di controllo e le aziende stesse – rimarcano dall’Arma – è fondamentale per prevenire tali violazioni e assicurare che gli ambienti lavorativi siano conformi alle norme di sicurezza. Si invita la cittadinanza a collaborare attivamente, segnalando eventuali situazioni sospette o comportamenti illeciti legati alla sicurezza sul lavoro. Solo attraverso un impegno condiviso si può garantire un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso dei diritti dei lavoratori. I Carabinieri continueranno a vigilare con fermezza, al fine di garantire il rispetto delle norme in materia».


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