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Provinciali, dissapori in maggioranza. Spunta la candidatura di una consigliera

PORTO SAN GIORGIO - Tra appelli all'unità, fughe in avanti, nomi gettati in pasto agli addetti ai lavori per sondare terreno e umori, le certezze sono solo due: le elezioni provinciali di secondo grado stanno creando dissapori all'interno della maggioranza Vesprini. L'altra è che i rappresentanti di alcuni partiti di maggioranza starebbero lavorando alla candidatura di una consigliera.

Tra appelli all’unità, fughe in avanti, nomi gettati in pasto agli addetti ai lavori per sondare terreno e umori, le certezze sono solo due: le elezioni provinciali di secondo grado stanno creando dissapori all’interno della maggioranza Vesprini, per usare un eufemismo, al punto che non bisognerà attendere l’autunno per abbinarci l’aggettivo caldo sul fronte politico. Già questa estate è di per sé rovente all’interno del palazzo di via Veneto, dove sono iniziate le consultazioni per individuare chi dovrà rappresentare Porto San Giorgio in Consiglio provinciale nel listone unico targato centrodestra.

L’altra certezza affonda nei rumors esterni al palazzo di cui sopra. Senza dare tanto nell’occhio, al contrario, lavorando sotto traccia, c’è chi punterebbe a far saltare il banco, sparigliando le carte in tavola o perlomeno quelle fino ad ora scoperte, sostenendo una candidatura a sorpresa, quella di una consigliera che siede tra i banchi della maggioranza, ovviamente, supportata dai partiti, magari non tutti, che compongono la coalizione di governo. Gli stessi che due anni fa hanno rinunciato al simbolo per entrare nella coalizione civica dell’ex assessore Vesprini ma che ora, alla prova dei fatti, sono pronti a far pesare la loro presenza e a dettare la linea politica partendo dalle candidature per la Provincia dove, se questa operazione portata avanti senza clamori mediatici, andasse in porto, non approderebbe alcun rappresentante del civismo vespriniano. Sono ore, giorni, i prossimi delicati su questo fronte per il sindaco e per la sua coalizione. Se questo è l’antipasto, temono alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, figuriamoci quello che potrebbe accadere quando si andrà al voto per le regionali. Resa dei conti in vista? Prematuro dirlo. Certo è che FdI, Fi e Lega hanno cominciato ad alzare la testa.

Sandro Renzi


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