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Fermo vince ancora il Piano per l’arte contemporanea con “Shape. Cercando la forma”

FERMO - L'assessore Micol Lanzidei: «Siamo molto lieti di questo importante premio che attesta l’attenzione e la cura verso l’arte contemporanea con progetti veramente efficaci, per cui ringrazio il sempre qualificato ruolo della prof.ssa Matilde Galletti. Per il terzo anno consecutivo Fermo potrà fregiarsi di un titolo sull’arte contemporanea divenendo in questo modo città che sa parlare di storia antica e della contemporaneità. La cultura di Fermo si arricchisce di una proposta innovativa, impreziosendo il patrimonio culturale già esistente, anche da questo punto di vista»

Eugenio Tibaldi

Importante e nuovo riconoscimento per la Città di Fermo che si aggiudica per il terzo anno consecutivo, con la relativa ammissione al finanziamento, il PAC – Piano per l’Arte Contemporanea per il progetto dal titolo Shape. Cercando la forma, curato dalla prof.ssa Matilde Galletti, che prevede la produzione e l’inserimento nella collezione dei Musei Civici di Fermo di un’opera di Eugenio Tibaldi (FOTO), artista italiano tra i più importanti della sua generazione.

 

A comunicarlo è la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che ha promosso l’avviso pubblico per l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee, destinate al patrimonio pubblico italiano e selezionato 40 progetti tra tutte le candidature pervenute.

 

«Il Pac2024 – come spiega il Ministero in una nota del 25 luglio – con un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro, supporta e incoraggia la qualità e la continuità dell’incremento delle collezioni pubbliche, oltre che tramite il finanziamento di acquisizioni di opere, collezioni e archivi legati al contemporaneo, anche attraverso il sostegno alla produzione di innovativi progetti artistici e alla valorizzazione di donazioni già ricevute dai luoghi della cultura di appartenenza pubblica».

Matilde Galletti

«Ricevere per il terzo anno consecutivo questo ambito riconoscimento ed essere ammessi al finanziamento ci riempie di orgoglio – le parole di soddisfazione espresse dal Sindaco Paolo Calcinaro – sapere che una città ricca di storia e cultura il cui patrimonio parla di secoli possa presentare progetti efficaci e validi anche per l’arte contemporanea connota la nostra comunità come assolutamente moderna, in grado di fare tesoro del passato per guardare al futuro. I ringraziamenti alla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per questo nuovo riconoscimento alla nostra Città e un sentito grazie alla prof.ssa Matilde Galletti, al suo lavoro attento e certosino ed alla competenza e dedizione nei progetti presentati».

Micol Lanzidei, assessore ala Cultura, Comune di Fermo

«Siamo molto lieti di questo importante premio che attesta l’attenzione e la cura verso l’arte contemporanea con progetti veramente efficaci, per cui ringrazio il sempre qualificato ruolo della prof.ssa Matilde Galletti. Per il terzo anno consecutivo Fermo potrà fregiarsi di un titolo sull’arte contemporanea divenendo in questo modo città che sa parlare di storia antica e della contemporaneità. La cultura di Fermo si arricchisce di una proposta innovativa, impreziosendo il patrimonio culturale già esistente, anche da questo punto di vista» ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei.

 

In particolare la città di Fermo è risultata quarta in graduatoria nella sezione Ambito 2 – Produzione | Sezione III “Nuove opere”.

 

Le graduatorie definitive del PAC2024 sono pubblicate a questo link

Info: Musei di Fermo tel. 0734 217140 – museidifermo@comune.fermo.it

 

BIOGRAFIE

 

Eugenio Tibaldi (1977). Artista attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Attraverso lo studio del margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, attiva una dinamica processuale che applicata alla ricerca artistica permette l’emersione di estetiche alternative. In questi anni ha lavorato su Istanbul, Napoli, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, l’Avana, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba, Mumbai.

Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso, tra le altre, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Manifesta 7, Bolzano; Madre, Napoli; Thessaloniki Biennale of Contemporary Art; XII Biennale de L’Avana; Palazzo del Quirinale; IIC new York; Museo MAXXI, Roma; Biennale di Venezia, Padiglione Cuba; Museo del 900 Milano; GNAM Roma; Zoma Museum Addis Abeba; Parco dell’arte vivente Torino; Biennale di Malta, Padiglione Italiano.

 

Matilde Galletti (1979, vive e lavora tra Porto San Giorgio e Milano), specializzata in storia dell’arte contemporanea, è storica d’arte, critica e curatrice, docente di ruolo di prima fascia di Stile, Storia dell’arte e del Costume presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Si è occupata di poesia visuale, lavorando, tra le altre cose, all’archivio di Anna Oberto a Genova e della catalogazione dell’archivio di Arrigo Lora-Totino, ora di proprietà della Fondazione Morra di Napoli. Ha collaborato con gli Archivi Gerardo Dottori di Perugia (2007-2008), dove si occupava di archiviazione e contribuiva allo svolgimento delle differenti iniziative organizzate dall’istituzione. Ha collaborato con l’associazione a.titolo di Torino, con la rivista “Titolo” (2006-2013). È stata advisor per il Premio Matteo Olivero, città di Saluzzo (CN). Ideatrice e curatrice di Karussell – arte contemporanea, progetto che si occupa di diffondere l’arte contemporanea nella provincia culturale delle Marche del sud attraverso la riscoperta e valorizzazione di luoghi storici dimenticati o privati. È ideatrice e curatrice dell’Approdo, residenza d’artista e project space visibile 24/7 all’interno del Marina di Porto San Giorgio, dove gli artisti sono invitati a lavorare sul patrimonio materiale e immateriale legato alla civiltà marinara. Per i suoi progetti lavora con artisti emergenti, sostenendone progettualità e ricerca: ha curato mostre di Alice Visentin, Alessandro Di Pietro, Helena Hladilova, Pietro Neves Marques, Irene Fenara e altri. È curatrice di un intervento dell’artista Oliviero Fiorenzi in collaborazione con il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro in occasione dei progetti di Pesaro Capitale della Cultura 2024. È coordinatrice e curatrice delle Marche per il progetto nazionale Una Boccata d’Arte promosso dalla Fondazione Elpis di Milano. È incaricata della gestione, revisione e aggiornamento dell’archivio dell’artista Mario Airò.

 

Il progetto è sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.


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