facebook twitter rss

Le delizie di Amandola protagoniste di “Camper” su Rai 1

AMANDOLA - Il viaggio con Marco Di Buono, turista del gusto che si aggira tra le regioni ed i sapori d'Italia, oggi è approdato ad Amandola, nota anche come città del tartufo. In tavola anche le "Fregnacce"

di Serena Murri 

*** AGGIORNAMENTO delle 16,25 del 3 settembre 2024 ***

Il sindaco Adolfo Marinangeli: «La trasmissione Camper di ieri ha raccolto 1.410.000 spettatori. Un ottimo risultato per la trasmissione e una grande visibilità per la nostra Amandola»

***

Le “Fregnacce” di Amandola protagoniste della nuova puntata di Camper. Il noto programma tv, in onda oggi alle 12 su Rai 1, ha portato gli spettatori ai piedi dei monti Sibillini.

Il viaggio con Marco Di Buono, turista del gusto che si aggira tra le regioni ed i sapori d’Italia, oggi è approdato ad Amandola, nota anche come città del tartufo. Ai piedi dei monti Sibillini, Amandola è nata dall’unione di tre castelli. Come tutti sanno, i Sibillini sono importanti per i prodotti che offrono, come i tartufi ma non solo.

Marco Di Buono, in compagnia di Teresa, detta anche Terry la bionda, ha potuto gustare le “Fregnacce”, un piatto povero della tradizione contadina. Piatto povero, si diceva, fatto cioè con ingredienti che erano a portata di mano nelle case contadine. All’interno della pasta non c’è niente, «per questo si chiama Fregnaccia – ha rivelato Terry – è una burlonata». Le “Fregnacce” appaiono come cannelloni ma all’interno non c’è niente. E sopra vengono condite con cacio e pepe.

Tanti gli interventi culinari durante la trasmissione, dove si è parlato anche dei tartufi appena raccolti da Mario, cercatore, da 25 anni, del pregiato tubero utilizzato anche come prelibato accostamento con tantissimi piatti, come sulla polenta e sulle Fregnacce stesse. Giovanna ha invece parlato del polentone, piatto anche questo povero, da condire con salsiccia, funghi porcini e tartufo da grattugiare sulla polenta cruda.

Per rimanere sempre in zona parco dei monti Sibillini, con Martina si è parlato della “mela-rosa”, il cui fiore profuma proprio di rosa (da qui il nome). La mela viene raccolta ad ottobre e resiste fino a marzo. Con il frutto viene realizzata la composta di mela rosa dei sibillini che si presta benissimo all’abbinamento con i formaggi.

Nella stessa zona vengono prodotti anche tanti prodotti caseari che prendono i nomi dal territorio, come il Monte di Galliè, la caciotta Biancolina e la caciotta Fortunata nata da un errore ma comunque deliziosa. Sono tutti formaggi realizzati con il latte locale.

Le donne ospiti della trasmissione hanno preparato le Fregnacce, con uova, farina e un filo d’olio. In questo caso affogate nel sugo di pomodoro. Durante la puntata non è mancata l’incursione dei balli del gruppo folkloristico locale. In ultimo, tra le portate, anche le olive al tartufo, un po’ come le olive all’ascolana ma con un ripieno del pregiato tubero. Esternamente la panatura è fatta con pane nero. Per completare il menù, in tavola pizza con le noci e il vino cotto. Insomma delizie gastronomiche che hanno sicuramente richiamato, anche grazie alla ribalta del piccolo schermo sulla rete ammiraglia, le attenzioni, o almeno così si spera, di tanti amanti, da tutta Italia, della buona cucina e di paesaggi mozzafiato come quelli offerti dal Comune dell’entroterra fermano.

Le “Fregnacce”

Polenta e tartufo

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti