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Prima la telefonata del finto avvocato e poi del falso carabiniere per la “verifica”, altri due anziani truffati. La tecnica usata dai malviventi

TRUFFE - Altri due anziani raggirati da alcuni malviventi che hanno studiato una truffa ben orchestrata e che parte da una telefonata di un finto avvocato. Poco dopo, una volta trafugati i soldi, ne arriva un'altra di un finto carabiniere

Altri due anziani truffati con il raggiro telefonico. A cadere nella rete dei truffatori altri due anziani tra Montegiorgio e Torre San Patrizio. Non si placa dunque l’ondata di raggiri messi a segno da alcuni malviventi che hanno preso di mira la terza e quarta età sulla Valtenna. E ora spuntano anche le telefonate “di verifica”.

Negli ultimi giorni diversi anziani sulla Valtenna hanno ricevuto delle telefonate allarmanti da parte di truffatori incalliti. Gli anziani, infatti, ricevono una telefonata in cui, dall’altra parte della cornetta, c’è la voce di un uomo che si spaccia per un avvocato. Il truffatore “avverte” l’anziano di essere dai carabinieri perché il figlio della “vittima” (dunque i malviventi acquisiscono anche informazioni sullo stato di famiglia degli anziani) è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Servono dei soldi per l’assistenza legale. Poi il criminale chiede quanti soldi ha a casa l’anziano. E una volta venuto a conoscenza dell’importo disponibile, informa che da lì a breve passerà un suo delegato per ritirare il denaro. E così, una volta che il complice si presenta alla porta e prende i soldi, la truffa è bell’e servita. C’è chi racconta che in quel lasso di tempo che separa la telefonata dal suono del citofono, i telefoni di casa sono inutilizzabili. Che i malviventi riescano ad isolare i telefoni con un qualche dispositivo? Non è affatto da escludere.

Ma non finisce qui. I malviventi, una volta incassato il denaro, richiamano la vittima poco dopo e spacciandosi questa volta per carabinieri, chiedono al malcapitato se ha una qualche descrizione del truffatore che si è presentato alla sua porta, un numero di targa, un qualsiasi elemento utile a risalire alla sua identità. E questo potrebbe servire ai criminali per capire se la loro “copertura” stia per saltare. Insomma se l’emissario ha le ore contate o se è ancora utilizzabile per altri colpi. Truffe studiate in ogni minimo particolare che stanno mietendo vittime nel Fermano.

Cristiano Ninonà

«Suo figlio ha avuto un incidente. Io sono un avvocato e…» occhio alla truffa


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