È pronta a partire anche quest’anno la carovana di Teatri senza Frontiere, questa volta con destinazione Lusaka, Zambia (dal 16 settembre al 20 ottobre). L’iniziativa è al suo quindicesimo anno di realizzazione e, da otto, è l’evento conclusivo di Marameo Festival, il festival interregionale e internazionale di teatro per ragazzi annoverato da tempo come la più grande festa del teatro per ragazzi e gioventù in Italia. Teatri senza Frontiere nasce come spin off di Marameo Festival, nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, la prima carovana partì proprio dopo quel terribile evento con l’obiettivo di portare gli spettacoli teatrali alle popolazioni sfollate per il sisma con l’intento di donare loro qualche momento di sollievo e spensieratezza in un periodo tanto difficile.
«Da allora l’attività è proseguita con costanza ogni anno e – le parole di Marco Renzi, patron di entrambe le iniziative, esposte questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi presso la sede della Provincia di Fermo – abbiamo portato il teatro in quei paesi dalle difficili situazioni di vita. Ghana, Etiopia, i campi rom della Romania, Nairobi in Kenia, Sao Paolo in Brasile. Quest’anno sarà la volta di Lusaka nello Zambia, nella missione di Padre Renato Kizito Sesana che ha come scopo salvare i bambini di strada dando loro rifugio e un’istruzione alla quale, altrimenti, non potrebbero accedere.
Le compagnie teatrali che ogni anno decidono di partecipare lo fanno rispondendo ad un bando, volontariamente e assumendosi di sostenere i costi della missione. L’associazione culturale “Ho un’idea” è tra le partecipanti di questa edizione, «stiamo vivendo un’esperienza estremamente arricchente» le parole di Gabriele Claretti, regista e membro della compagnia.
«Una scelta precisa – ha dichiarato l’artista Simona Ripari, anche lei in partenza per lo Zambia con il progetto – quella di lavorare dopo l’estate, che per noi attori è in genere un periodo molto intenso, con questo progetto di solidarietà, proprio perché un’esperienza molto intensa dal punto di vista umano alla quale è impossibile rinunciare». Molte le realtà che hanno patrocinato questa edizione di Teatri senza Frontiere, tra le quali il Comune di Montegiorgio e la Contrada San Martino di Sant’Elpidio a Mare. Immancabili anche quest’anno a Lusaka, come è stato anche negli anni precedenti, i nasi da clown omaggiati dall’associazione Clown & Clown «con la speranza – ha riferito Paola Sabbatini di Clown&Clown – di partecipare proprio fisicamente, non solo con i nasi da clown, nelle prossime edizioni». Buona strada a Teatri senza Frontiere per questa bellissima missione solidale rivolta ai bambini nati nei luoghi meno fortunati del mondo.
Antonietta Vitali
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati