di Alessandro Luzi
Era in carcere dal 23 ottobre 2023, oggi è arrivata l’assoluzione. S.C., di circa 50 anni, era stato accusato di maltrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi. Questo pomeriggio è arrivata la sentenza del Gup del tribunale di Fermo, Maria Leopardi. Un processo con rito abbreviato che ha portato all’assoluzione dell’imputato dall’accusa di maltrattamenti in famiglia. E’ arrivata invece la condanna a 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi. Per lui il procuratore di Fermo Raffaele Iannella aveva chiesto la condanna a due anni per il reato di maltrattamenti.
L’imputato, difeso dal legale Giuliano Giordani, si trovava in custodia cautelare in carcere per i fatti che risalgono a ottobre 2023. L’uomo era stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato con una scure da taglialegna in mano e, mentre brandiva l’arma, aveva minacciato di morte le divise. A quel punto, gli agenti hanno tirato fuori il taser per fermare il 48enne. Quest’ultimo ha poi desistito, ha appoggiato la scure a terra e le divise si sono potute così avvicinare per metterlo in sicurezza. L’uomo era stato accompagnarlo in Questura, dove è stato disposto l’arresto.
Oggi l’imputato, a seguito della sentenza, è stato scarcerato. Durante l’udienza, su richiesta del procuratore Raffaele Iannella, sono stati chiamati a testimoniare due familiari dell’uomo che sarebbero stati offesi quella sera. Dato il contesto emerso e il racconto fornito dal primo testimone, il giudice ha ritenuto opportuno non ascoltare la seconda testimonianza.
Picchia i familiari e con una scure minaccia di morte i poliziotti: arrestato
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