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Documenti non in regola e violazione delle norme di sicurezza sul lavoro: due le denunce dei carabinieri

FERMANO - I controlli dei carabinieri in un'azienda a Sant'Elpidio a Mare e in un cantiere a Petritoli. Nel primo caso è arrivata anche un'ammenda di oltre 50mila euro

Carabinieri in prima linea per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei giorni scorsi, sono stati intensificati i controlli nel settore edile, delle aziende agricole e dei calzaturifici – condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Gli accessi ispettivi hanno consentito di individuare in Sant’Elpidio a Mare un’azienda attiva nella fabbricazione di parti in cuoio per calzature, il cui legale rappresentante, un cinese di circa 40 anni è stato deferito all’ autorità Giudiziaria. Nella circostanza è stato accertato che l’attività lavorativa prevedeva l’impiego di apparecchi elettrici ed impianti non a norma, l’omissione della nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, la mancata formazione dei lavoratori e del personale preposto all’attività di prevenzione incendi e gestione delle emergenze. Tali condotte sono state sanzionate con un’ammenda di 33.000,00 euro ed è stata imposta la sospensione dell’attività per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, sono state contestate ulteriori sanzioni amministrative per aver impiegato nell’attività lavorativa personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro e gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza per complessivi 21 mila euro.

Nel Comune di Petritoli invece, al termine di attività d’indagine avviata dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Fermo è stata accertata la realizzazione di un piazzale della superficie di 230 mq, in assenza della prevista autorizzazione edilizia. Inoltre è stato constatato che una parte del materiale usato per la sua realizzazione era costituito da rifiuti non pericolosi identificabili in inerti da demolizione non sottoposti alle previste fasi di vagliatura e macinazione, per una quantità stimata di circa 50 mc. L’amministratore unico della ditta edile, avente sede legale nella provincia di Fermo, è stato deferito alla competente autorità Giudiziaria per l‘avvenuta esecuzione di opere in assenza del titolo abilitativo e per la gestione illecita di rifiuti non pericolosi.

«I Carabinieri ribadiscono il loro impegno costante nel contrasto ai reati legati alla sicurezza sul lavoro – affermano i militari dell’Arma – in quanto tali violazioni possono comportare gravi conseguenze per la vita e l’incolumità delle persone. La collaborazione tra le Istituzioni, gli organi di controllo e le aziende stesse è fondamentale per prevenire tali violazioni e assicurare che gli ambienti lavorativi siano conformi alle norme di sicurezza. Solo attraverso un impegno condiviso si può garantire un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso dei diritti dei lavoratori. I Carabinieri continueranno a vigilare con fermezza, al fine di garantire il rispetto delle norme in materia».


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