di Antonietta Vitali
Ben 102 anni di attività nella produzione di cappelli di alta artigianalità che hanno conquistato il mondo e vestito le teste più blasonate del jet set internazionale: la professionalità della Sorbatti Srl, con sede a Montappone, azienda leader nel settore guidata dai fratelli Attilio e Marco Sorbatti, e il suo know how sono beni talmente preziosi per la nostra regione da portare l’azienda ad essere inserita all’interno dell’Ape Associazioni Paesaggio dell’Eccellenza.
«Il nostro ingresso in Ape è arrivato nel 2023, a chiederci di farne parte è stato proprio il presidente e fondatore Domenico Guzzini, siamo molto onorati di farne parte» ci ha riferito Marco Sorbatti che è anche membro del consiglio direttivo dell’Ape e che ha risposto a qualche nostra domanda.
Come nasce l’associazione e con quale scopo?
«Nasce nel 2015, su iniziativa, appunto, di Domenico Guzzini e di qualche altro imprenditore. Inizialmente è nata per le aziende localizzate tra il fiume Musone e il fiume Potenza, quindi solo la zona del Recanatese. Poi la visione si è allargata ad altre zone delle Marche dove vengono prodotte grandi eccellenze che parlano del nostro territorio. L’Ape è un ecosistema, in cui sono compresi, oltre alle aziende, anche scuole, istituti, istituzioni, nato per rendere centrale e condivisa la cultura produttiva del territorio, valorizzando il patrimonio industriale come motore per lo sviluppo locale a vantaggio per le imprese».
Quali sono gli obiettivi sui quali si focalizza per dare centralità all’artigianalità marchigiana?
«L’associazione si è focalizzata su due obiettivi principali, la cultura di impresa e il turismo con gli obiettivi di coinvolgere i giovani e promuovere una conoscenza del patrimonio industriali marchigiano. Nel primo caso, questa estate è stato organizzato il primo campus estivo per ragazzi dai 15 ai 17 anni i quali hanno seguito lezioni e classi con esperti provenienti dalle stesse aziende che hanno spiegato le varie dinamiche aziendali. Lo scopo è quello di stimolare consapevolezza, orgoglio per il territorio, oltre a voler creare un’ipotesi di futuro nella formazione di nuovi artigiani».
E per quanto riguarda il turismo legato alle imprese?
«Nel 2019 è nato il format Visit Industry Marche, un programma turistico per il quale le aziende associate che danno disponibilità possono far vedere il loro ciclo produttivo aprendo le porte per far conoscere le loro realtà di produzione di prodotti esclusi».
Il prossimo evento, invece, oramai vicino alla realizzazione, è fissato per mercoledì 25 settembre, alle ore 18, presso il Teatro delle Muse, in Ancona. Il suo titolo è “Riscriviamo il futuro”, idee e strategie per il successo degli imprenditori marchigiani. Un titolo dalla mission importante, cosa potrà salvare il nostro indotto produttivo?
«È proprio quello che cercheremo di capire e di valutare nel corso dell’evento realizzato grazie al patrocinio di Mediolanum Private Banking. Il nostro artigianato è in crisi per vari motivi legati ad una situazione di contingenza globale, ma proprio perché parla di grandi eccellenze produttive, è necessario fare tutto quanto nelle nostre possibilità per salvaguardarlo e tramandarlo alle generazioni future».
Una mostra permanente a Fabriano racconta tutto questo.
«Si, esatto, la mostra si intitola Creativity in Fabriano ed è una mostra di rilievo regionale sostenuta da Regione Marche – Assessorato alla cultura, promossa da Confindustria Ancona e organizzata dall’Associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza Ets in partnership con Fondazione Aristide Merloni, Associazione per lo sviluppo dell’Appennino Umbro-Marchigiano e Associazione Culturale PepeLab. Questa mostra è il tributo a questo luogo straordinario, dove l’arte dell’artigianato incontra l’impulso verso il futuro».
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