«La determinazione delle imprese presenti, che si sono attrezzate con collezioni accattivanti e di qualità, ha sicuramente fatto la differenza: così va in archivio un’edizione del Micam migliore rispetto alle basse aspettative della vigilia, complice la difficile situazione economica del comparto moda. Gli addetti ai lavori restano con i piedi per terra, ma la fiducia dei buyer giunti in fiera è sicuramente un segnale positivo».
A fare un bilancio, Lorenzo Totò, Vicepresidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e presidente regionale della Moda, e Paolo Capponi, responsabile Export Confartigianato. «È chiaro che il Micam non è più quello di una volta, perché gli ordini sono sicuramente inferiori rispetto al passato, ma le imprese hanno visto un buon movimento di buyer, meglio delle attese. Sono stati confermati clienti storici e si sono visti arrivi di acquirenti da mercati meno frequentati, come Libano, Arabia Saudita o Nigeria, fino alla Corea del Sud. Gli appuntamenti fieristici rappresentano ancora una grande vetrina e un contatto con i buyer e per questo non possiamo che ringraziare Regione Marche e Camera di Commercio delle Marche, che continuano a supportare la partecipazione a tali eventi. Quanto alla crisi del comparto moda, Confartigianato ha presentato indicazioni chiare per ridare slancio al mercato, partendo dalla necessità di fondi capaci di garantire l’internazionalizzazione e occasioni di confronto».
Sono 89 le imprese marchigiane che hanno partecipato al Micam, undici a Mipel e 93 a Linea Pelle. «Quanto agli altri eventi della Milano Fashion Week, abbiano notato anche belle risposte per il Mipel. Quindi, prosegue la nostra proficua partnership con Camera Showroom Milano: con l’occasione tre nostre imprese (il Calzaturificio London di Monte San Giusto, DiveDivine di Macerata e Shade di Ascoli Piceno) saranno presenti il 21 settembre all’importante evento Csm Meets Sustainability».
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