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La Yuasa Battery semina, ma è Cisterna a raccogliere

SUPERLEGA - A Roseto degli Abruzzi va in scena un anticipo di campionato con un nuovo allenamento congiunto in quota alla compagine di coach Ortenzi. Grottazzolina rimane agganciata al match per due set, poi cede di schianto alla compagine locale

ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – “La Superlega in Abruzzo”, è così che il Comune di Roseto degli Abruzzi, con il patrocinio della Regione Abruzzo, del comitato Fipav regionale e territoriale Abruzzo nord-ovest hanno voluto accogliere la Yuasa Battery Grottazzolina ed il Cisterna Volley, prossime avversarie in campionato, per un vernissage dal sapore di grande volley.

Cisterna parte con Baranowicz in regia opposto a Faure, Diamantini e Nedeljkovic al centro, Bayram e Rivas in posto quattro (Ramon a riposo forzato), con Pace libero. Risponde Grottazzolina con Zhukouski al palleggio in diagonale con Petkovic, Demyanenko e Mattei centrali, Fedrizzi e Antonov laterali e Marchisio libero.

IL TABELLINO

CISTERNA VOLLEY 3: Fanizza, Finauri (L2), Ramon ne, Pace (L1) 58% (21% perf.), Tarumi 10, Tosti, Faure 14, Diamantini 7, Czerwinski, Baranowicz 1, Mazzone, Rivas 5, Bayram 14, Nedeljkovic 8. Coach: Falasca

YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 0: Zhukouski, Antonov 11, Cubito ne, Vecchi ne, Demyanenko 8, Mattei 1, Comparoni 3, Petkovic 16, Fedrizzi 7, Marchiani, Cvanciger, Tatarov 3, Marchisio (L) 80% (70% perf.). Coach: Ortenzi

ARBITRI: Dell’Orso e Candeloro

PARZIALI: 21-25 (24’), 24-26 (32’), 14-25 (22’) Extra set: 22-25 (23’)

LA CRONACA

Un ace di Fedrizzi inaugura il tabellone, sorpasso Cisterna con Nedeljkovic a muro e break firmato Faure per il 4-6. Il muro dei pontini è granitico e consente l’allungo sul 6-10. Un buon turno al servizio di Zhukouski permette alla Yuasa di ridurre il gap, ma un primo tempo dietro di Diamantini seguito da una pipe di Rivas regalano il 12-15 a Cisterna. Si procede sul +3 fino al 15-18, ed è Bayram in diagonale a portare per primi i suoi a quota 20. Baranowicz smarca Faure per il 20-23, la chiude Rivas sul 21-25 in mani out.

Formazioni invariate al cambio di campo, primo break firmato Faure al servizio per il 2-4 Cisterna, superdifesa di Marchisio e l’urlo di Petkovic per il pari grottese. La Yuasa ha anche la palla in mano per portarsi in doppio vantaggio, ma la sciupa. Demyanenko firma un doppietta (attacco + ace) ed è 7-6. Accelera Cisterna portandosi sul 8-10 con Diamantini, sul 14-14 dentro Tarumi per Rivas al servizio, la Yuasa si aggrappa al suo bomber principale Petkovic, ma sciupa occasioni d’oro per allungare e poi paga dazio (16-18). Sussulto di Grottazzolina che si riporta in parità a quota 19, poi il nuovo break di Cisterna che avanza di due; controsorpasso immediato di Petkovic con l’ace del 22-21 calibrato dal radar a 112 km/h, il set finisce ai vantaggi ma a chiuderlo è ancora Cisterna sul 24-26 con la Yuasa costretta a mangiarsi oltre i gomiti per le occasioni colpevolmente buttate al vento.

Rimane in campo Tarumi su sponda Cisterna, dentro Tatarov e Comparoni per Fedrizzi e Mattei per la Yuasa Battery. Allungano subito i pontini sul 1-5 con Grottazzolina che non riesce a sfondare il muro e fatica anche a costruire un gioco, Demyanenko prova ad alzare la testa con un muro ed un ace ma l’avvio è un monologo Cisterna. Il 6-12 è una pipe di Tarumi che si infila tra le mani del muro grottese, ace di Antonov per la Yuasa che prova a rientrare ma è ancora Tarumi dai nove metri a scavare il solco, 11-18. Grottazzolina è ormai fuori dal match, ed il 14-25 lascia davvero poco spazio ai commenti. Le due squadre si accordano per un ulteriore parziale di allenamento (escluso dal tabellino finale), che Grottazzolina inizia con lo stesso sestetto del precedente, mentre Cisterna mette dentro Fanizza e Czerwinski in diagonale, Finauri libero, Diamantini al centro con Rivas che fa rifiatare Bayram. A metà parziale anche Ortenzi cambia diagonale dando spazio a Marchiani e Cvanciger, mentre sul finale dentro anche il giovanissimo Tosti per i pontini.

Tantissimo da lavorare per la Yuasa, che da questo match ha tratto sostanzialmente un insegnamento, e cioè che di fronte a sé ha una montagna da scalare e pur nella consapevolezza delle difficoltà che dovrà affrontare non potrà mai concedersi il lusso di uscire dal match come nel terzo parziale odierno, perché tra la A2 e la Superlega c’è di mezzo ben più che una categoria.

 


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