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Dimentica il bancomat alla cassa, un acquisto anche minimo per la restituzione. Il supermercato: «A tutela massima dei clienti»

FERMO - Il cliente non condivide la procedura di restituzione del bancomat. Intervenute Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Dall'ufficio stampa Coop Alleanza 3.0 fanno sapere che «tra i modi per realizzare questo accertamento (sull'identità del legittimo proprietario del bancomat, ndr), il più semplice e veloce per il cliente è effettuare un pagamento, di cifra anche solo di qualche centesimo, digitando il Pin, certificando così la titolarità della carta»

di Alessandro Luzi

*a tutela della privacy dei soggetti viene omesso il loro nome

Va a fare la spesa al punto Coop e si dimentica il bancomat alla cassa. Quando torna a recuperare l’oggetto, il personale gli chiede di acquistare un prodotto (anche di pochi centesimi) per verificare se il documento sia realmente di sua proprietà. E’ quanto accaduto nel supermercato Coop di Fermo domenica 15 settembre.

Un uomo, (un pubblico ufficiale, ndr) dopo aver acquistato alcuni prodotti, ha pagato il conto alla cassa ed è uscito. Solo in un secondo momento si è accorto di aver lasciato il bancomat al negozio. Allora, vista la dimenticanza, il cliente è tornato al punto vendita per recuperare la carta. Alla richiesta di restituzione, il personale gli ha spiegato che, per verificare se effettivamente il bancomat fosse di sua proprietà, l’uomo avrebbe dovuto acquistare un prodotto qualsiasi, anche del costo di pochi centesimi. Per il cliente, invece, era sufficiente per riavere la sua carta di debito l’aver mostrato un documento di identità. A quel punto il cliente, non convinto della procedura, ha chiesto l’intervento della Guardia di finanza. Il personale ha poi spiegato anche alle fiamme gialle a agli della Polizia di Stato, anche loro sul posto, il regolamento interno del supermercato.

In merito a quanto accaduto, dall’ufficio stampa Coop Alleanza 3.0 fanno sapere che «tra i modi per realizzare questo accertamento, il più semplice e veloce per il cliente è effettuare un pagamento – di cifra anche solo di qualche centesimo, ad esempio per acquistare una shopper – digitando il Pin, certificando così la titolarità della carta». «A tutela della sicurezza di soci, clienti e del personale dei negozi – aggiungono dalla Coop Alleanza 3.0 – in caso di ritrovamento al punto vendita di una carta di pagamento smarrita, Coop Alleanza 3.0 la conserva in sicurezza per 48 ore. Entro questo termine la carta smarrita può essere restituita, previo un accertamento che chi la richiede sia l’effettivo proprietario». Insomma, secondo la Coop sono delle procedure per tutelare la sicurezza di soci, clienti e del personale e allo stesso tempo verificare l’effettiva identità del possessore della carta. Dinanzi alle ragioni addotte dal personale del supermercato, l’uomo ha continuato a sollevare dubbi e perplessità: «Il bancomat è mio, c’era il mio nome. Davanti all’esibizione di un mio documento di riconoscimento non vedo perché non debba essermi restituito. Avrebbero potuto riconsegnarlo alle forze dell’ordine, oltretutto intervenute. E dopo 48 ore che fine avrebbe fatto? Poi sappiamo che sotto i 25 euro il pin può non essere inserito». La spiegazione della Coop Alleanza 3.0 è incentrata sulla massima tutela dei clienti e dei loro beni dimenticati.


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