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“Luna Mare Stella” di Gabriel Stöckli al Marina di Porto San Giorgio

PORTO SAN GIORGIO - Sarà inaugurato domenica 29 settembre al Marina di Porto San Giorgio l’intervento artistico dell’artista svizzero Gabriel Stöckli "Luna Mare Stella": il mare e la sua vita, le vele e le visioni dei naviganti

ph credit Alessio Beato (allegata al comunicato del Team Ass.Karussell)

«Tra il mare, il sole e le vele ho trovato delle immagini insolite per raccontare i pescatori e la marineria». Così l’artista Gabriel Stöckli racconta le suggestioni per la mostra “Luna Mare Stella” che domenica 29 settembre, alle 17,30, vedrà la luce presso il Marina di Porto San Giorgio, nell’edificio da sempre denominato “Approdo” recuperato dal Marina stesso e valorizzato dall’associazione Karussell, che lo ha reso polo d’arte contemporanea e residenza d’artista. Proprio come artista in residenza è iniziato il lavoro di ricerca di Stöckli, che in primavera ha avuto modo di vivere a pieno il Porto, le persone che trascorrono qui le proprie giornate intente in attività legate al mare, con le abitudini, i gesti e gli strumenti che si ripetono da anni, che creano memorie e cullano tradizioni. Lo sguardo dell’artista, che osserva con occhio curioso le attività legate al mare, ha dato vita a un intervento che racconta del patrimonio materiale e culturale della tradizione marinara, innestando un intervento evocativo all’interno del piccolo edificio che da sempre accompagna le passeggiate dei sangiorgesi sul lungomare sud. 

L’edificio dell’“Approdo”, oltre ad essere stato casa e fonte di ispirazione per l’artista, ha rappresentato anche un consolidato punto di riferimento per i numerosi bambini che hanno partecipato ai laboratori didattici organizzati dall’associazione e tenuti, per la maggior parte, dall’artista. I piccoli studenti e studentesse della scuola primaria Montessori e della Casa dei Bambini di Borgo Rosselli hanno lavorato con i plexiglass, insieme all’artista, alla scoperta del paesaggio che caratterizza il Marina di Porto San Giorgio.

Così ci racconta Matilde Galletti, presidente dell’Associazione Karussell, ideatrice e curatrice del progetto: «Il lavoro svolto in questi anni di attività presso l’Approdo, ha permesso di creare un consolidamento identitario del piccolo centro culturale, divenuto punto di riferimento per la comunità locale, ma anche progetto accreditato a livello nazionale dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, che lo ha riconosciuto come Luogo del Contemporaneo. La qualità del lavoro che si sta portando avanti è dimostrata, anche, dall’ampio riconoscimento di cui godono gli artisti coinvolti».

L’Approdo Lab

Attività, laboratori e riconoscimenti che dimostrano quanto l’aspetto culturale sia rilevante per la Marina di Porto San Giorgio, come sempre affermato da Renato Marconi, amministratore unico del gruppo “Marinedi”, nella cui filosofia il lato commerciale e quello economico affiancano, e non sovrastano, quello umano, perché «il Porto non può essere inteso solo come luogo di sosta e transito di diportisti, ma anche come nuovo sito di slancio culturale, sociale e relazionale». Un luogo che sia non solo fatto per la comunità, ma parte integrante e vitale di essa; un motore per la valorizzazione del territorio, e un territorio che generi valore per chi lo abita, o lo visita anche solo per la prima volta. 

 

INFO E ORARI:

“Approdo”: “Luna Mare Stella” Gabriel Stöckli, ore 17.30, domenica 30 settembre

Porto Turistico

Marina di Porto San Giorgio Lungomare sud, 485

 

L’APPRODO

Il sogno dei marinai sangiorgesi è sempre stato quello di avere un punto di approdo. Per questo, nei primi anni ’30 nasce il progetto di un porto fatto a forma di àncora. Circa vent’anni dopo, tra gli anni ’50 e ’60, di questo porto fu realizzata solo una parte, ovvero un lungo pontile perpendicolare alla costa, che si protendeva in mare per diverse decine di metri. Il pontile risultava però solo parzialmente funzionale, perché nei giorni di mare mosso i pescatori non riuscivano a sbarcare il pesce. Da qui la necessità di avere un porto vero e proprio che soddisfacesse appieno le loro esigenze. Questa piccola casetta che recavae tuttore reca la scritta ‘L’APPRODO’ si trovava circa dieci metri a nord della radice del vecchio pontile ed era utilizzata in un primo momento come rimessa per i pescatori e successivamente come punto vendita per le cozze che crescevano sui pilastri del pontile. La casetta dell’Approdo è l’unica struttura sopravvissuta alla demolizione del pontile avvenuta nei primi anni ’80 in occasione della costruzione dell’attuale porto turistico e peschereccio, dando così ai pescatori il rifugio che per anni era stato loro promesso.

STUDIO D’ARTISTA/SPAZIO ESPOSITIVO

L’architettura, ora ristrutturata, ospita un artista in residenza, che lo utilizza come proprio studio per un periodo di tempo che va dalle due alle quattro settimane. Successivamente, le opere pensate e prodotte per questo spazio vengono allestite al suo interno e sono visibili a chiunque passi lì davanti. Gli artisti, individuati tra i giovani emergenti italiani e non solo, sono invitati a fare una ricerca sul patrimonio immateriale legato alla civiltà marinara, di pescatori e viaggiatori, di cui questi luoghi sono impregnati, per scoprire un territorio curioso e ricco di storia. Da luogo vissuto della cultura marinara a luogo in cui questa si trasforma in narrazione per non perderne le tracce, dialogando con il presente.

L’ARTISTA: GABRIEL STÖCKLI

Gabriel Stöckli (Mendrisio, 1991) vive e lavora tra Milano e il Canton Ticino. Dopo la maturità al CSIA (Lugano), prosegue gli studi in arti visive e studi curatoriali alla NABA (Milano). Dal 2014 co-dirige lo spazio no-profit Sonnenstube a Lugano. Ha partecipato a diversi programmi di residenza, ad esempio Cité Internationale des Arts (Parigi, 2023), lo stesso anno ha pubblicato la sua prima monografia in occasione del prestigioso premio Cahiers d’Artistes, sponsorizzato da Prohelvetia (in collaborazione con Junglebooks, St. Gallen). Espone regolarmente in Svizzera e a livello internazionale, come: KRONE COURONNE, Biel/Bienne (2023), Fasan Space, Basilea (2023) Classics Revisited Classics Reinvented, JCCAC, Hong Kong (2022), Museo Hermann Nitsch, Napoli (2021), Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna (2021), Spazio Officina, Chiasso (2020), Schwobhaus, Berna (2020), MAT, Neuchatel (2019), Espace libre, Biel (2018), La Triennale, Milano (2017), La Rada, Locarno (2016).

La sua ricerca si sviluppa a partire da una dimensione progettuale e compositiva declinata attraverso differenti modalità operative: collages, sovrapposizioni, decostruzioni di immagini, idee, oggetti che spesso appartengono a una quotidianità che lo circonda. Utilizza tecniche e materiali eterogenei con cui scomporre frammenti di realtà, un immaginario collettivo estrapolato dal contesto e reso personale.


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