di Serena Murri
Miss Italia, con la presidente della giuria Martina Colombari a Villa Bonaparte. La patron, Patrizia Mirigliani, per questa sera al teatro di Porto San Giorgio ha annunciato uno spettacolo moderno e dinamico: «Sarà uno evento che premia il talento. Non è contraddizione parlare di talento e bellezza».
Mentre le miss scalpitano in attesa di conoscere chi sarà la nuova Miss Italia, a Villa Bonaparte la ex miss (vincitrice del titolo nel 1991) Martina Colombari, ha spiegato i valori del concorso che non passa mai di moda. All’incontro con la stampa con la giuria, anche Soleil Sorge che ha partecipato a Miss Italia nel 2014, Giampaolo Morelli (alias L’ispettore Coliandro) che ha sposato una miss, con loro anche il giovane presentatore pieno di verve: Andrea Dianetti.
Le miss in questi giorni sono state ospiti del camping Spinnaker che ha annunciato di voler dare ospitalità, per una settimana, alle ragazze all’inizio della prossima stagione. «Questa località ci piace – ha ripetuto ancora una volta Patrizia Mirigliani – così come ci piace il palazzetto dello sport…chi ha orecchie per intendere, intenda. Miss Italia merita di tornare agli “antichi fasti”».
Patrizia Mirigliani ha esordito con i vari ringraziamenti: «Il primo cittadino ormai è il sindaco di Miss Italia. Il ritorno di Martina Colombari è quello di un’amica del concorso, fu incoronata da Alain Delon e il giorno dopo era già testimonial di Blue Marine. Martina è l’emblema di quello che piace a Miss Italia. Ha fatto tv, cinema e teatro. Soleil Sorge, ha partecipato al concorso nel 2014 e anche se non ha vinto, oggi è un personaggio televisivo e una grande influencer. Francesca Bergesio, Miss Italia 2023 avrà il compito di portare fascia e corona ancora in giro e raccontare cosa sia Miss Italia oggi».
«In primis ringrazio la Regione Marche che ha creduto in Porto San Giorgio. Bentornata a Martina Colombari, la ricordo qui che – i saluti del sindaco, Valerio Vesprini – visitava la nostra città. Per noi Miss Italia è bellezza. Abbiamo offerto le nostre bellezze, il nostro teatro e la nostra reggia napoleonica che ci ospita. Che sia un’edizione nuova e moderna come ha anticipato Patrizia».
«Sembra ieri ma anche se sono passati tanti anni da quel 1991, sono ancora molto legata a questo concorso. È stata un’emozione paragonabile solo alla nascita di mio figlio. Di quella serata ho un ricordo vago. Dopo la vittoria – le parole di Martina Colombari – è come se il mio cervello si fosse fermato e si fosse riacceso il mattino successivo, alla conferenza stampa. Ero cocciuta e tenace, ho vinto e da lì è iniziata una carriera, un periodo meraviglioso della mia vita che dura tutt’ora. La bellezza non è talento ma virtù. La bellezza è amore, è il bello dei rapporti umani, ciò che piace a tutti. Sono favorevole al concorso e ai concorsi di bellezza, l’ho fatto e lo rifarei domani. Non mi sono mai sentita un oggetto ma una protagonista della mia vita, da donna che ha fatto fatica. Noi donne facciamo ancora tanta fatica a dimostrare cosa vogliamo. Torno a fare la giurata, mi fa sorridere e mi dà orgoglio. Nelle Marche vengo sempre volentieri. Questa mattina ho fatto un bel bagno e una bella passeggiata su questa riviera».
Dalla sua corona 1991 è cambiato il mondo. Su cosa deve puntare ora Miss Italia? «Il concorso si è emancipato ed è andato avanti, di pari passo con il cosiddetto cambio di vedute. Oggi si punta sull’inclusione e sulla diversità di ogni corpo. Io non ho mai amato l’omologazione. Ho sempre cercato di mostrare la mia personalità e la mia unicità. È questo il messaggio che – aggiunge la presidentessa della giuria – continuo a portare avanti per dire a queste ragazze che la bellezza non è la perfezione. Finché si cerca la perfezione, si rischia di sentirsi dei falliti. Invece bisogna cercare di mettersi in gioco, emozionandosi, sennò la vita rischia di diventare una linea piatta. Bisogna portare avanti le proprie caratteristiche e il fatto di essere diversi nelle diversità». Sul confronto tra le miss di oggi e il gruppo delle sue colleghe miss nel 1991, ha spiegato: «Oggi ho visto tante more. Ho visto i video fatti durante l’Academy e le ho trovate molto belle. I canoni sono leggermente cambiati ma è proprio perché siamo abituati ad uno stile differente. Sono ragazze diverse da come eravamo noi a 16 anni perché non sono i 16 anni di adesso. All’epoca del nostro concorso, ci truccavamo e ci mettevamo i tacchi per la prima volta. Io ero andata a prendere un vestito da sera usato. Le ventenni di adesso, sono già più donne».
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