«Ho deciso di donare un rene a mio marito perché non stava bene, siamo stati sempre supportati dai bravissimi medici che ci hanno seguito passo passo e dopo soli quattro giorni dall’intervento sono ritornata tranquillamente a casa. Lo rifarei subito. Se possiamo aiutare a far vivere una persona malata è giusto farlo e vi assicuro che oltre a far del bene al malato facciamo del bene anche a noi stessi» questa l’esperienza di una donna di Casette d’Ete, frazione di Sant’Elpidio a Mare, che ha donato un rene al marito ridandogli la vita e la possibilità di continuare a lavorare nella loro azienda.
«Ho donato un rene a mia figlia, era in dialisi da otto mesi, appena ho saputo che potevo ridarle una vita normale non ho avuto dubbi e lo rifarei subito. – Ha raccontato una madre – Siamo state seguite da un équipe fantastica grazie a loro sia io che mia figlia stiamo benissimo e mia figlia si è anche laureata».
Queste alcune delle numerose e toccanti testimonianze raccontate dagli stessi protagonisti durante l’incontro dedicato alla cittadinanza, sul tema del trapianto di rene da donatore vivente dal titolo “Trapianto di rene da vivente: conoscere l’opportunità” organizzato dal Centro Regionale Trapianti delle Marche di Torrette diretto dal dott. Benedetto Marini presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
«La donazione e trapianto di rene da vivente è una procedura consolidata del Centro Trapianti delle Marche, Il prelievo di rene da donatore vivente viene eseguito con tecnica mininvasiva per via laparoscopica, garantendo una ripresa totale del donatore in breve tempo. – Ha spiegato il dott. Benedetto Marini – I trapianti sono frutto di un lavoro che vede coinvolte moltissime professionalità, ma che non si potrebbero mai realizzare senza la generosità di tutta la società civile. Ogni trapianto realizzato rappresenta l’esito del lavorare tutti insieme, quello che io chiamo “Il coro per la vita” dove ogni voce è indispensabile. Per questo Il mio ringraziamento va a tutti, cittadini, Associazioni e famiglie dei donatori».
Un incontro che ha offerto al pubblico la possibilità di conoscere le nuove procedure, gli iter e i medici di riferimento grazie alla partecipazione dei maggiori esperti del settore che operano ogni giorno al Centro Trapianti Regionale delle Marche. I lavori sono stati aperti dal presidente del Consiglio Comunale di Ancona Simone Pizzi, dall’assessore alle Politiche socio-sanitarie Manuela Caucci, dal presidente del Consiglio Regionale Dino Latini e dal direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche Claudio Martini.
Al dibattito, moderato dal giornalista Claudio Sargenti, sono intervenuti il Prof. Andrea Ranghino, direttore Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene, il Prof. Marco Vivarelli, direttore Clinica di Chirurgia Epatobiliare Pancreatica e dei Trapianti, la Dott.ssa Elisabetta Cerutti, direttrice Anestesia e Rianimazione dei Trapianti, il Prof. Federico Mocchegiani, dirigente medico Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti, il Dr. Andrea Vecchi, dirigente medico Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti e il Dott Fulvio Borrome, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona.
A portare la loro testimonianza anche i principali responsabili delle Associazioni di riferimento: Carlo Silvi dell’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) Gabriele Riciputi Presidente dell’Aido (Associazione Italiana per la donazione di organi), Agostino Falcioni vice presidente dell’Ato (Associazione Trapiantati di Organi) e Maria Gianuario vice presidente dell’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue).
«Ha chiuso l’evento il vicepresidente della Regione Marche, assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che ha messo in rilievo l’eccellenza del Centro Regionale Trapianti delle Marche. A rendere ancora più speciale l’incontro è stata l’esibizione musicale del noto cantautore Lucio Matricardi al pianoforte, accompagnato dai musicisti Toni Felicioli (sax e flauto) e Maurizio Scocco (basso), con la loro maestria hanno reso ancora più toccanti i momenti di riflessione e condivisione» concludono dalla Regione.
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