«La Provincia di Fermo? Un contenitore senza contenuto». E’ l’affondo di Moreno Bellesi, coordinatore provinciale di Italia Viva nel Fermano.
«Negli ultimi giorni si è “rianimato” un minimo di dibattito sul rinnovo del nostro Consiglio provinciale del Fermano. Entrambe le liste di destra e di sinistra sono “monche” nonostante i proclami, mancano di una rappresentanza consistente del territorio come quella montana, un gap che non merita neanche commenti. Qualcuno prima o poi dovrà venire anche in montagna a chiedere i voti alle prossime regionali del 2025 e dovrà spiegarsi. In considerazione di ciò alcuni sindaci dei paesi dell’area interna pensano di disertare il voto per protesta, altri di partecipare comunque, gli altri della costa si sono “confrontati” all’interno delle loro maggioranze per individuare solamente i nomi da mettere in lista. Il finale è già scritto, col voto ponderato stravincerà la destra più Calcinaro sulla (piccola) parte di sinistra che si è presentata più (per fortuna) i civici riformisti di Fermo (presumibilmente 8 a 2 consiglieri secondo le proiezioni)».
«A proposito di voto ponderato – incalza Bellesi – tutti criticano il sistema elettorale pensato per un ente di secondo livello ma i governi che si sono succeduti, di tutti i colori politici e fino alle larghe intese, negli ultimi dieci anni si sono ben guardati dal modificarlo o introdurre un nuovo sistema o ridare la dignità di primo livello alle Province, compreso quest’ultimo Governo che pure si è impegnato in tal senso. In ogni caso, sia governata dalla sinistra o dalla destra la Provincia è stata inconsistente, vuota, impalpabile, in ritardo su tutto. Certe volte viene voglia di proporre al presidente della Provincia di restituire la fascia al Prefetto. Quest’ultima tornata elettorale ne mostra le ragioni: si discute di tutto meno che di qualche straccio di programma da realizzare. Quello non importa, più importanti sono le candidature ed i successivi ruoli del nulla. Ci vorrebbero personaggi visionari come Elvezio Serena con la sua metropolitana di superficie mare-monti, Massimo Valentini con le sue proposte su autostrada e ferrovia, Alberto Palma con le sue idee sullo sviluppo economico e territoriale, un Francesco Trasatti con le sue idee nel campo della cultura per rivitalizzare la Provincia, e diversi altri che avrò occasione di citare in seguito, perché un seguito ci sarà, non si può andare avanti così. Forse è l’ora di un governo “ombra” di intellettuali per Fermo Provincia (che parta da Fermo città). Nel frattempo, nel Fermano, sanità, infrastrutture e sviluppo economico…non pervenute. La Provincia non c’è, la Regione è silente».
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