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L’Agenzia spaziale italiana apre le porte ai ragazzi Infinity 2 del “Carlo Urbani”

SCUOLA - Dall'istituto: «Tre sonde inviate nella stratosfera mediante l’uso di palloni aerostatici, 35 studenti partecipanti al progetto, 10 giorni di esplorazioni scientifiche e 4353 km di distanza, questo è stato “Infinity 2”, un viaggio attraverso gli spettacolari paesaggi islandesi che si è concluso in un giorno di vera gloria all’Asi, luogo di sogno nell’immaginario collettivo dei ragazzi, che è diventato realtà per gli studenti del “Carlo Urbani”. Dopo ogni arrivo, una nuova partenza. Questo l’augurio per questi intrepidi studenti e per i loro coraggiosi e bravi docenti».

Ogni viaggio è a suo modo speciale, ma ci sono alcuni viaggi più speciali di altri, come quello che il 27 settembre scorso ha portato i ragazzi dell’Iiss “Carlo Urbani” di Montegiorgio a Roma, ospiti dell’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana. I ragazzi di “Infinity 2”, accompagnati dalla dirigente scolastica, la professoressa Laura D’Ignazi, dalla responsabile di sede, la professoressa Loretta Lucioli e dai docenti Ettore Antolini, Matteo Braschi, Alessandro Staderini, Andrea Vallorani e Chiara Vitali hanno ricevuto un’accoglienza speciale da parte dello staff dell’Asi e della “Leonardo”, gruppo industriale internazionale che realizza capacità tecnologiche in ambito aerospaziale, e partner del progetto insieme alla ditta Cpm. Con loro anche il presidente della Provincia Michele Ortenzi, la consigliera provinciale Pisana Liberati e la funzionaria del cluster aerospaziale della Regione Marche, Frida Paolella. 

«I ragazzi hanno restituito i dati del progetto ed hanno ricevuto – fanno sapere dall’istituto – grande apprezzamento anche da Samantha Cristoforetti che, collegata dal centro degli Astronauti Europei a Colonia, ha rilevato come gli studenti del Liceo Scientifico di Montegiorgio siano stati l’unica scuola superiore di secondo grado al mondo ad aver sviluppato e poi lanciato in autonomia una missione nella stratosfera carica di esperimenti scientifici. Un’intraprendenza di cui il mondo scientifico ha bisogno, soprattutto se tali iniziative nascono dalla passione e dal lavoro delle nuove generazioni. Proprio queste ultime possono infatti apportare quello spirito di innovazione necessario per poter competere nel settore a livello internazionale. Tre sonde inviate nella stratosfera mediante l’uso di palloni aerostatici, 35 studenti partecipanti al progetto, 10 giorni di esplorazioni scientifiche e 4353 km di distanza, questo è stato “Infinity 2”, un viaggio attraverso gli spettacolari paesaggi islandesi che – aggiungono dal Carlo Urbani – si è concluso in un giorno di vera gloria all’Asi, luogo di sogno nell’immaginario collettivo dei ragazzi, che è diventato realtà per gli studenti del “Carlo Urbani”. Dopo ogni arrivo, una nuova partenza. Questo l’augurio per questi intrepidi studenti e per i loro coraggiosi e bravi docenti».

 


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