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Con l’associazione carabinieri emozioni e solidarietà al teatro dell’Aquila in omaggio a Salvo D’Acquisto (Fotogallery)

FERMO - Quella di ieri, a Fermo, è stata una giornata dedicata al ricordo di Salvo D'Acquisto e al gemellaggio tra le sezioni Associazione nazionale carabinieri di Fermo, presieduta dal luogotenente Benedetto Capponi, e di Cortona. Al teatro dell'Aquila spettacolo "La foto del carabiniere"

di Francesco Silla – foto Simone Corazza (le foto del pomeriggio sono gentilmente concesse da Sara Valentini)

Quella di ieri, a Fermo, è stata una giornata dedicata al ricordo di Salvo D’Acquisto e al gemellaggio tra le sezioni Associazione nazionale carabinieri di Fermo, presieduta dal luogotenente Benedetto Capponi, e di Cortona.
La giornata è iniziata alle 18, con il ritrovo al monumento in onore di Salvo D’Acquisto. Alle 18,30 cerimonia di gemellaggio delle due sezioni che insieme, alle 18,40 hanno deposto una corona sul monumento in ricordo di D’Acquisto, alla presenza del viceprefetto Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, del vicesindaco Mauro Torresi e delle più alte cariche dei carabinieri. Alle 20,30 ci si è spostati nel contesto del Teatro dell’Aquila
Una serata di beneficenza utile a raccogliere fondi da destinare all’Onaomac, ente che si propone di assistere, fino al conseguimento della laurea, gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado, attraverso la rappresentazione dello spettacolo “La foto del carabiniere”, scritto dall’attore e regista Carlo Boccaccini.
D’Acquisto sacrificò la propria vita per salvare 22 cittadini che erano stati rastrellati dalle SS. Una di queste persone è il padre di Claudio Boccaccini. L’autore attraverso questa straziante storia cerca di portare la realtà sul palco: «Tutto quello che racconto è effettivamente accaduto. È una storia vera. I gesti sono importanti, contano più delle parole. E il gesto di Salvo ha cambiato la vita di quei 22 uomini. Dobbiamo continuare a ricordare questo gesto».

Dopo lo spettacolo, i saluti istituzionali.
«Un ringraziamento voglio farlo a Claudio per lo spettacolo stupendo. Voglio anche ringraziare il comandante Capponi che insieme all’amministrazione ha organizzato questo evento – ha spiegato il vicesindaco Torresi – Capponi è una persona che si mette in testa idee particolari, che però poi porta sempre a termine, organizzando iniziative di così grande valore. Sono contento di poter portare il saluto dell’amministrazione perché sono emozionato nel vedere queste divise, avendola indossata anche io. So cosa significa. Chiunque la indossa porta il gesto di Salvo D’Acquisto con sé».

Ha preso poi la parola Micol Lanzidei, assessora alla cultura: «E’ stato un onore concedere il teatro per questo spettacolo ed è stato bello vivere uno evento così significativo ed emozionante. È importante sottolineare e raccontare le storie come questa».
L’amministrazione ha omaggiato il presidente dell’associazione Anc di Cortona, il comandante Antonio De Santis, il generale Tito Baldi Honorati e il presidente associazione Fermo Capponi. Anche i presidenti delle due associazioni gemellate si sono scambiati degli omaggi.
Il generale Tito Baldi Honorati ha ricordato di «aver indossato il basco perché si veda la fiamma dei carabinieri che porto con tanto orgoglio. Uno spettacolo che ci ha commosso. Mi dispiace quasi interrompere con altre parole questo momento emozionante. Il gesto di Salvo d’Acquisto è stato compiuto nella solitudine, senza momenti di esaltazione, ma con enorme sacrificio. Amore per la patria e per i cittadini italiani. Quello che ha fatto è quasi un miracolo».

Tra gli invitati al teatro dell’Aquila, presente anche il generale di Divisione Carlo Tartaglione, concittadino fermano, figlio di Emma Ferracuti venuta a mancare qualche anno fa. Attualmente il generale Tartaglione presta servizio a Roma ma rientra spesso nella sua residenza fermana.
É intervenuto poi il colonnello comandate provinciale Troiani: «Vorrei ringraziare l’amministrazione che ci ha concesso il privilegio di assistere a questo spettacolo in un teatro come questo. Vorrei ringraziare anche Claudio, che ha portato in scena una storia così intensa. Ha messo la sua arte a disposizione del nostro intento di beneficenza. Un eroe come Salvo che ha salvato 22 vite deve essere un esempio per tutti».
Ha concludo il giro di interventi il presidente dell’associazione Anc di Fermo, Benedetto Capponi: «Un evento organizzato in simbiosi con l’amministrazione. Voglio o anche consegnare un omaggio a Claudio Boccaccini, un quadro di Marco Monaldi, artista dell’Arma, originario del Fermano».

 

 

 

 


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