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L’Ancri Fermo rende omaggio al fante Cocciaretto e al carabiniere reale Pavia

RICORDO - «Al tempio nazionale dell'Internato Ignoto di Padova, benedizione e deposizione della Marmetta a ricordo del carabiniere reale Pietro Pavia e del fante Umberto Cocciaretto». E' quanto fanno sapere dall'Ancri di Fermo, l'associazione nazionale degli insigniti dell'ordine al merito della Repubblica italiana, presente alla celebrazione. 

«Al tempio nazionale dell’Internato Ignoto di Padova, benedizione e deposizione della Marmetta a ricordo del carabiniere reale Pietro Pavia e del fante Umberto Cocciaretto». E’ quanto fanno sapere dall’Ancri di Fermo, l’associazione nazionale degli insigniti dell’ordine al merito della Repubblica italiana, presente alla celebrazione.

Nella mattinata di ieri, infatti, ha avuto luogo, presso il tempio nazionale dell’Internato Ignoto a Padova, la cerimonia dell’81esimo anniversario dell’Internamento in memoria degli ex Imi – Internati Militari Italiani, deportati nei lager nazisti. Ovvero le centinaia di migliaia di soldati dell’Esercito Italiano fatti prigionieri dall’esercito tedesco dopo l’8 settembre 1943 ed inviati nei campi di internamento nel territorio del Terzo Reich.

« Questi uomini non furono dei prigionieri di guerra. Per loro Hitler coniò un’altra definizione: Internati Militari Italiani (Imi). E come tali, essi – ricordano dall’Ancri – vennero privati anche della tutela della Croce Rossa Internazionale. Divennero tutti “prigionieri senza diritti” hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte. Tanti di loro furono destinati al lavoro coatto, la privazione della libertà ed i patimenti cui furono esposti nel lungo periodo della loro detenzione nei lager.
La solennità della cerimonia è stata suggellata dalla deposizione di una corona d’alloro alla tomba dell’Internato ignoto posta all’ingresso del Tempio e dalla resa degli onori a cura un picchetto in armi del Comando Forze Operative Nord. In chiusura, il rettore del tempio, don Fabio Artusi ha benedetto le piccole lapidi, riportanti i nominativi degli ex internati militari, pronunciati solennemente i nomi e cognomi degli eroi della Resistenza, che hanno risuonato nel piazzale mentre i rispettivi parenti si alzavano in piedi a testimoniare, con la loro presenza, il tributo alla Patria e il dolore delle proprie famiglie. Si è percepita la commozione dei numerosi familiari presenti, giunti da tutta Italia, per onorare la Memoria dei propri cari.

(foto da Ancri Fermo)

Le “marmette”, dopo la benedizione, saranno collocate con una sobria Cerimonia nel Pronao del Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto di Padova, considerato il secondo Altare della Patria, verranno poste anche quelle del fante Umberto Cocciaretto, padre della professoressa Lucilla e quella del carabiniere reale Pietro Pavia di San Severo (FG), padre del Maresciallo dei Carabinieri Francesco, accanto a quelle di altri valorosi, che resteranno per sempre ad Imperituro ricordo del coraggio, della forza e della gloria di questi uomini. All’evento hanno presenziato le massime autorità del territorio, tra cui il prefetto di Padova, il presidente della Provincia e sindaco della città, il comandante delle Forze Operative Nord dell’Esercito, il comandante provinciale dei Carabinieri di Padova e il presidente dell’Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager nazisti (Anei) di Roma e quello di Padova».


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