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Maxi operazione antidroga in Campania, un arresto nel Fermano

OPERAZIONE dei carabinieri. L’associazione smantellata dai militari dell'Arma (49 persone sottoposte alla custodia in carcere, una agli arresti domiciliari) si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga ed avrebbe fissato i tempi, i luoghi, le modalità di trasporto, custodia e vendita degli stupefacenti per il rifornimento, in via quasi esclusiva, delle singole piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde

La maxi operazione antidroga dei carabinieri dalla Campania arriva nel Fermano. I  carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in Campania, hanno infatti eseguito una ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 50 persone (di cui 49 sottoposte alla custodia in carcere, una agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nonché di detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di agevolare il clan Angelino – Gallo, egemone in Caivano e territori limitrofi. Uno degli indagati è stato rintracciato e arrestato, all’alba di oggi, con la collaborazione dei militari del comando provinciale di Fermo. L’indagato, un italiano di origini campane e residente nel Fermano da qualche anno, è stato accompagnato in carcere, a Fermo.

In particolare, l’associazione in questione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga ed avrebbe fissato i tempi, i luoghi, le modalità di trasporto, custodia e vendita degli stupefacenti per il rifornimento, in via quasi esclusiva, delle singole piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde. Sarebbe così ricostruito il funzionamento di oltre 25 diverse piazze di spaccio, i cui capi sarebbero stati autorizzati a svolgere le proprie illecite attività con obbligo di rifornirsi dal sodalizio criminale, che avrebbe imposto i prezzi di ogni tipo di sostanza da commerciare. Il giro d’affari ricostruito ammonterebbe a circa 500 mila euro mensili. L’attività di indagine si inserisce in un quadro investigativo più ampio che, nel corso dell’ultimo anno, ha già portato a numerosi arresti nel comune di Caivano. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.


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