«Nel Consiglio Comunale di ieri, ci siamo trovati a discutere l’ennesima scelta poco lungimirante dell’amministrazione Calcinaro: la vendita di un immobile. Questa volta, si tratta di uno degli immobili facenti parte del patrimonio della Solgas Immobili s.r.l., una società voluta dall’amministrazione con lo scopo di incamerare gli immobili della Solgas s.r.l. per agevolarne la vendita. Fin dalla sua creazione, il Movimento 5 Stelle ha sempre criticato la scelta di costituire un’immobiliare, sia perché nei bilanci era ancora presente lo scatolone vuoto della vecchia immobiliare messa in liquidazione dall’amministrazione precedente, sia perché una società di natura privatistica, anche se interamente comunale, non consente di tutelare appieno gli interessi pubblici. Anziché proteggere i beni immobili di proprietà pubblica, si è preferito creare una società separata per gestire e, ora, svendere pezzi del patrimonio, senza alcuna visione di lungo termine. Il risultato è chiaro a tutti: per sanare un indebitamento che, ironicamente, deriva proprio dalla creazione di questa società e dalla scelta di ignorare la nostra proposta di saldarlo con gli introiti della vendita della Solgas s.r.l., ci troviamo oggi costretti a vendere uno degli immobili che volevamo preservare». E’ l’affondo del consigliere comunale M5S, Stefano Fortuna.
Fortuna si concentra sul caso specifico: «Si tratta di un parcheggio, non uno qualsiasi, ma uno situato nel quartiere Santa Caterina, dove i parcheggi pubblici sono già scarsi, se non inesistenti. Il parcheggio si trova sotto un’area ristrutturata che ha il potenziale per diventare un piccolo centro per attività commerciali. Eppure, oggi svendiamo proprio una risorsa che, un domani, potrebbe rivelarsi fondamentale per valorizzare e far crescere l’intera area. Qualcuno ha riflettuto su cosa accadrà se, in futuro, le condizioni economiche e sociali miglioreranno? Le attuali e future attività si troveranno senza parcheggi sufficienti per attrarre clienti. Un’autentica miopia amministrativa. Non è tutto: proprio lì accanto si trova la sala conferenze “Rita Levi Montalcini”, una struttura da cento posti, di proprietà comunale, ben attrezzata ma sottoutilizzata e sconosciuta a molti. Vendere i parcheggi necessari per incentivare l’utilizzo di questa sala non farà che limitare ulteriormente le sue potenzialità future. È davvero questa la visione strategica che vogliamo per il nostro Comune? Dov’è la logica in tutto ciò? Invece di considerare il quadro generale e cercare soluzioni per valorizzare il patrimonio pubblico, si continua a svendere pezzi del nostro futuro, condannando queste aree all’oblio. La nostra città merita di meglio. Merita amministratori capaci di guardare oltre le contingenze del momento, capaci di pianificare con una visione per il futuro, e di salvaguardare il bene pubblico invece di svenderlo alla prima difficoltà».
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