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Elezioni provinciali, Iagatti (Pd): «Il vero sconfitto è Calcinaro»

FERMO - Il segretario del Pd cittadino, Alessandro Iagatti: «I pochi voti ricevuti dai consiglieri di altri comuni constatano, ancora una volta, l’isolamento della città capoluogo nel contesto provinciale»

Alessandro Iagatti

«Le province sono state notoriamente tra gli enti territoriali più discussi degli ultimi anni, in particolare quella di Fermo che sin dalla sua istituzione, nel 2004, già risentiva di quel clima montante di populismo che sfociò poi nel forte ridimensionamento delle stesse a seguito della riforma Delrio. Oggi, il futuro di questa istituzione di area vasta, unico presidio di coordinamento sovra comunale dopo le regioni, è nuovamente al centro della discussione con la consapevolezza di restituirne le competenze perdute e rafforzare la loro legittimità attraverso l’elezione diretta del Presidente e dei consiglieri, attualmente scelti tramite elezioni di secondo grado». Si apre così la nota del segretario del Partito Democratico di Fermo, Alessandro Iagatti, in merito alle elezioni provinciali.

«Queste elezioni, che hanno visto il voto esclusivo di sindaci e consiglieri comunali, non lasciavano dubbi sull’esito favorevole al centrodestra – continua il segretario -. Tuttavia, il rinnovo del consiglio provinciale ha inviato segnali significativi sulla situazione politica del nostro territorio, in particolare nella città capoluogo. Il risultato ha chiaramente evidenziato che, mentre la compagine di centrosinistra sta ritrovando vigore e unità, uno dei massimi sconfitti di questa tornata elettorale è proprio il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Capolista simbolo della compagine di destra, a cui ha sempre mostrato legittimamente la sua vicinanza e affinità politiche, anche attraverso i social. Già vicepresidente della provincia a trazione centrodestra, presidente della conferenza dei sindaci oltre che vice dell’ANCI, con un risultato al di sotto delle aspettative, accompagnato da dichiarazioni che artatamente omettono una necessaria e più accurata analisi politica, queste elezioni ne certificano lo scarso riconoscimento degli amministratori circa i ruoli e le azioni politiche. I pochi voti ricevuti dai consiglieri di altri comuni constatano, ancora una volta, l’isolamento della città capoluogo nel contesto provinciale. Si pagano le politiche di campanile, dal corto respiro e finalizzate al costante rilancio e consolidamento del proprio consenso, rispetto a una leadership che dovrebbe guidare lo sviluppo dell’intero territorio».

«Un asfittico municipalismo cha ha condotto la città di Fermo all’irrilevanza anche nel contesto regionale, dove maggiore è la necessità di una Politica di visione e strutturale – aggiunge Iagatti -. Un esempio lampante è l’assenza di risposte durante il consiglio comunale aperto sulla sanità, che ha visto le accorate richieste, con tanto di puntuali proposte, degli amministratori comunali, provinciali e regionali del PD e del campo progressista, insieme a quelle delle parti sociali, ignorate. Si sarebbe dovuto affrontare la questione vitale della salute dei cittadini, in una regione, ed in un contesto come quello del fermano, dove l’accesso alle cure nella sanità pubblica è sempre più difficoltoso. Inoltre, recentemente il sindaco ha abbandonato l’aula al momento del voto sulla mozione contro la sciagurata legge sull’autonomia differenziata, una riforma che spaccherebbe l’Italia e indebolirebbe ulteriormente e drammaticamente il nostro territorio. Mozione che poi, nonostante l’inspiegabile approccio del primo cittadino, è riuscita comunque a trovare le ragioni importanti per una approvazione Sulla base di una concreta preoccupazione per il futuro della comunità e del territorio fermano, al Partito Democratico di Fermo non è mai interessata una mera opposizione d’ufficio alla Giunta Calcinaro, come nel tempo abbiamo sempre dimostrato insieme ai consiglieri e alle altre liste di opposizione, coniugando sempre discussione e proposte politiche, sebbene puntualmente disattese. Come Partito Democratico a tutti i livelli abbiamo sempre lavorato alla costruzione di un campo di centrosinistra coeso, capace di tornare protagonista nel territorio a partire proprio dalla città capoluogo, così come lo sta portando avanti la Segretaria nazionale, Elly Schlein. Il rinnovo del consiglio provinciale era pertanto un’opportunità e l’apertura della lista di maggioranza “La città che vogliamo”, contraddistinta da una coerenza di valori inerenti al campo del centrosinistra, è un passo importante che va proprio in questa direzione, ovvero quella di gettare altrettanto coerentemente le basi per una nuova prospettiva. Con trasparenza, quindi, continueremo ad intraprendere, con tutte quelle forze, associazioni e rappresentanze che si riconoscono negli ideali e valori progressisti, riformisti e ambientalisti, che sono quelli che ci caratterizzano, un percorso inclusivo, di dialogo, partecipato, programmatico per costruire un’alternativa forte e credibile per un altro futuro ed un diverso sviluppo della Città Fermo e quindi del fermano».



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