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“Narciso. La fotografia allo specchio”, la conferenza di Nunzio Giustozzi al Teatro comunale

PORTO SAN GIORGIO - Appuntamento a domenica 6 ottobre alle ore 17:30

Apre il cartellone delle attività culturali organizzate dall’Humanitas, storica Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio “A. Caro”, la conferenza di Nunzio Giustozzi dal titolo “Narciso. La fotografia allo specchio” che si terrà domenica 6 ottobre alle ore 17:30 presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio. Il relatore, docente presso il Liceo “Caro – Preziotti – Licini” di Fermo e Porto San Giorgio, guiderà alla scoperta della mostra da lui curata presso le Terme di Caracalla a Roma in occasione dell’installazione di un vastissimo specchio d’acqua che ha conferito alle magniloquenti vestigia imperiali un’inedita suggestione.

L’incontro sarà dedicato alla perturbante figura di Narciso, il giovane che, come narra mirabilmente Ovidio, si innamora del suo “bel volto adorabile” riflesso in una fonte, e alle variazioni contemporanee sul mito, in un dialogo fecondo fra immagini scelte per essere raccontate e versi poetici classici e moderni.
Nell’epoca del selfie pervasivo e convenzionale, un percorso avvincente sulla passione dello sguardo attraverso l’opera di 35 fra i più illustri fotografi del Novecento, a partire dalle Avanguardie, che hanno usato lo specchio per dilatare lo spazio, interrompere la visione, contraddicendone la verità prospettica, offrendo, nell’infinita possibilità di ripetizione, una lettura ambigua, illusoria che sollecita il riguardante alla ricerca dell’identità dell’immagine stessa e a fare i conti con la propria coscienza nel fantasma della visione.
La triste storia di Narciso rivive negli scatti di chi ne resuscita filologicamente la bellezza nella sensualità di un volto o nel sottile erotismo di corpi desiderabili, come nel fenomeno del narcisismo edonistico, urgenza ormai collettiva e dilagante della società attuale, instillata tempi addietro da icone pop come Andy Warhol e David Bowie. Un viaggio nel tema del doppio inscritto nei meccanismi più profondi della letteratura e delle arti che ne sono state nei secoli attratte non solo dal punto di vista estetico ma anche per le sue implicazioni antropologiche e psicologiche. Come ha saputo osservare Ferdinando Scianna: «Nel mito di Narciso sono racchiuse tutte le ragioni della fascinazione e dell’orrore che da sempre gli specchi hanno esercitato sugli uomini. In questo mito possiamo trovare forse anche tutte le metafore che contiene la fotografia, l’invenzione fatale del nostro tempo, secondo Alberto Savinio. Fatale e ambigua».


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