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«Quando la stazione di Porto S. Giorgio sarà dotata di ascensori e scivoli?» Il sollecito e le proposte (anche sul tpl) di Serena

PORTO SAN GIORGIO - «Per renderla accogliente arrediamola con immagini delle due città e mappa della provincia. Il capoluogo sia meglio collegato in coincidenza con la ferrovia e con le linee per Roma/Napoli»

«La stazione Trenitalia di Porto San Giorgio-Fermo ha una gravissima carenza: per raggiungere il secondo e terzo binario, di solito per treni che viaggiano verso sud, bisogna salire/scendere le scale e sollevare valigie, anche pesanti. Non esistono scivoli, non ci sono ascensori: tutto è affidato alle singole persone, spesso anziani o anche disabili. E arrivare al primo binario con le valigie, per treni normalmente diretti a nord, non è neanche facile (vi è l’accesso da via Verdi, ndr)». E’ quanto segnala il professor Elvezio Serena.

«La stazione più importante della provincia di Fermo, che collega 40 comuni al nord e sud Italia, dove fermano Intercity, dato che nelle stazioni di Porto S. Elpidio e Pedaso fermano solo i treni regionali, dovrebbe essere facilmente accessibile. Inoltre, per renderla accogliente, propongo di arredarla con immagini storiche e/o d’attualità delle città di Porto S. Giorgio e di Fermo, come nelle stazioni di Ancona e di Senigallia. Chi arriva in treno dovrebbe subito visualizzare una mappa dei Comuni della provincia di Fermo con l’indicazione delle linee e degli orari Trasfer per raggiungerli in autobus. Teniamo presente, inoltre, che Porto S. Giorgio è importante porta dall’Adriatico al Parco nazionale dei Monti Sibillini, e presto verranno attivati i nuovi ospedali di Amandola e di Campiglione. Con l’incremento dei flussi turistici verso le zone interne, dovuti a una crescente sensibilità culturale e ambientale, la stazione dovrà essere sempre più punto di riferimento e di informazione. Fortunatamente rimane aperto il bar. A Montesilvano, popolosa cittadina abruzzese che non ha alcuna derivazione ferroviaria, da anni la stazione è dotata di ascensori, così come a Giulianova, che ha diramazione per Teramo.  Mi risulta che in passato segnalazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche siano state avanzate dal Comune di Porto S. Giorgio e dalla provincia di Fermo. Dobbiamo salvaguardare e migliorare il turismo, ma anche facilitare gli spostamenti di lavoratori pendolari e studenti. Il problema si pone soprattutto per persone con mobilità ridotta, per famiglie con carrozzine, ma anche per chi deve viaggiare con valigie pesanti». 

«Inoltre, dato che il 13 dicembre entrerà in funzione il nuovo orario Trenitalia, propongo alla Trasfer-Steat di prevedere un collegamento verso Fermo in autobus per l’arrivo dell’ultimo treno (nei giorni feriali alle 22,36, nei festivi alle 21,27). Ricordo che quando funzionava la Filovia Porto S. Giorgio-Fermo della Società F.a.a. (1958-1977) c’era la coincidenza con l’arrivo dell’ultimo treno, che fermava verso l’una di notte, e veniva atteso anche se in ritardo. Questo ragionamento va fatto anche per gli autobus che collegano le Marche a Roma e alla Campania: la fermata di corso Garibaldi a Porto S. Giorgio dovrebbe avere la coincidenza da/per Fermo, dato che in questa città ormai non funzionano più linee dirette. Va bene realizzare piste ciclabili, che purtroppo a volte finiscono nel nulla o sono attraversate da soli pedoni, ma una maggiore attenzione al trasporto pubblico migliora sicuramente l’ambiente riducendo l’uso dell’auto privata, a vantaggio della sicurezza di tutti.  Un appello al Comune di Fermo, alla Steat e Trasfer, affinché il capoluogo venga ben collegato con la propria naturale stazione ferroviaria e con i pullman interregionali, evitando così di intasare la cittadina rivierasca, sempre soffocata dal traffico. Non dobbiamo essere costretti a prendere sempre l’auto e cercare disperatamente un parcheggio. Concludo con la proposta: la navetta Terminal “Dondero”-largo Calzecchi raggiunga il Girfalco, almeno finché non saranno attivati i nuovi ascensori.

(foto da Elvezio Serena)


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