redazione CF
foto Simone Corazza
Una bella giornata per la Provincia di Fermo. Non soltanto per l’insediamento di un rinnovato Consiglio, ma anche per la sentenza del Tribunale di Fermo che ha assolto con formula piena tutti i tecnici dell’Ente provinciale per il crollo del tetto dell’Istituto Montani, avvenuto nel maggio del 2018.
A ricordarlo è stato il presidente Michele Ortenzi. «È una sentenza che a noi riempie il cuore di gioia per tanti motivi e testimonia anche che questo Ente ha persone valide che agiscono a supporto delle strutture e dei Comuni del territorio. Lo fanno con la visione del buon padre di famiglia e con quell’accortezza e quella capacità che ci fanno stare tranquilli come amministratori».
Immancabile l’applauso della nuova assise, così composta: Endrio Ubaldi, Paolo Calcinaro, Giorgio Marcotulli, Eleonora Ferracuti, Massimo Tramannoni, Giulia Vagnozzi, Mariagrazia D’Angelo, Adriano Bonifazi per la maggioranza; Manolo Bagalini e Riccardo Strappa per la minoranza.
Dopo la convalida degli eletti, il presidente ha illustrato il programma del suo mandato, che ricalca quello presentato nel 2021. «Ci sono questioni ancora in piedi – ha tenuto a precisare – come l’operare per rendere la Provincia la casa dei 40 Comuni, essendo di supporto alle Amministrazioni comunali per sfruttare ai meglio il Pnrr ed i fondi per la ricostruzione post sisma. Ci sono poi l’impegno per la viabilità di adduzione al nuovo ospedale, l’edilizia scolastica, l’attenzione ai trasporti, la questione Ata sul fronte ambientale che in questi 2 anni avrà dei risvolti significativi essendoci in ballo il nuovo piano regionale dei rifiuti con il passaggio ad un Ata unico».
Un tasto dolente, ma per cause non imputabili alle Amministrazioni provinciali, resta la manutenzione delle strade. «Purtroppo le Province dopo la riforma del 2014 non solo ha visto ridimensionate le proprie competenze ma anche i fondi sono stati abbondantemente tagliati, anche per il personale. In questi anni si è cercato di fare il massimo, diversi risultati sono stati raggiunti ma si rincorre sempre, anche se c’è da parte nostra impegno ed attenzione massima».
Sullo sfondo anche legalità, pari opportunità, turismo, agricoltura, volontariato e protezione civile che, pur non essendo materie di competenza, non possono vedere la Provincia tirarsi indietro in occasioni di confronto o nell’esprimere vicinanza ad amministrazioni comunali o Regione. «Mi auguro che ci sia impegno da parte di tutti i consiglieri per un clima collaborativo e costruttivo e che si faccia un lavoro importante, per essere da stimolo alle istituzioni superiori. La Provincia deve ritrovare la propria dignità e non occorre soltanto tornare al voto dei cittadini ma, dopo una seria legge di riordino, restituire competenze e fondi per fa tornare le Province così come sono presenti nella nostra Costituzione».
Per il ruolo di vicepresidente, la scelta è caduta su Giorgio Marcotulli, consigliere di Porto Sant’Elpidio. «Ho chiesto a Calcinaro la possibilità di proseguire – ha spiegato Ortenzi – ma grazie alla sua onestà intellettuale ha preferito non accettare. C’è un grande impegno come sindaco di Fermo, così come Ubaldi a Montegranaro. Entrambi hanno capito che il ruolo di vice deve essere operativo e di supporto al presidente e quindi, Marcotulli, che nel suo Comune non ha un ruolo di assessore, potrà spendersi al meglio per questa Provincia e per rappresentarla in ogni occasione».
Attesa anche per il conferimento delle deleghe ai consiglieri della lista vincitrice. A Marcotulli sono andati patrimonio, ricostruzione post sistma e Pnrr in collaborazione con il presidente, stazione unica appaltante, mobilità sostenibile, urbanistica, pianificazione territoriale provinciale di coordinamento; a Calcinaro accordi di programma su temi urbanistici, realizzazione nuovo ospedale più opere adduttive, uso ed utilizzo delle palestre scolastiche, edilizia scolastica; ad Ubaldi bilancio e programmazione economica, viabilità, dissesto idrogeologico; a Vagnozzi coordinamento delle attività dei Comuni e valorizzazione del territorio nei settori del turismo e sport, caccia e pesca, Polizia provinciale, trasporti; a Ferracuti politiche giovanili, associazionismo e volontariato, Igp calzature; a Bonifazi agricoltura, protezione civile ed emergenza; a D’Angelo pari opportunità, tavolo della legalità in collaborazione con il presidente; a Tramannoni programmazione e rete scolastica.
Tutte le altre competenze rimangono in capo alla figura del presidente, come ambiente, Area Crisi Complessa, Tavolo Competitività e Sviluppo, personale, digitalizzazione, aree interne, rapporti con l’Ente parco.
«Voglio rimarcare l’importanza di un gruppo così ampio e variegato – ha rimarcato Marcotulli – che ci consente di avere un’ampia visione delle opportunità e delle problematiche da gestire, sempre con quei principi che sono alla base di chi sceglie di fare politica. Auspico una collaborazione con i rappresentanti dell’opposizione. Il mio impegno sarà totale nei confronti del presidente e di tutta la Provincia».
Ubaldi ha ringraziato gli ex colleghi presenti in sala, con i quali si era creato un forte rapporto di collaborazione e di amicizia: «C’è il rammarico di non aver potuto proseguire con loro per un sistema che da oltre 10 anni contesto. Non è soltanto un problema di mancanza di risorse, ma anche il fatto che a metà consiliatura si torni a votare per eleggere i consiglieri».
E se D’Angelo si è impegnata a portare avanti il lavoro delle colleghe che l’hanno preceduta, Calcinaro ha espresso un forte ringraziamento ad Ortenzi, per l’equilibrio e la fiducia che ha riposto nei suoi consiglieri. «Lavorare sempre in squadra, condividere, fidarsi, è una sua grande dote e motiva chi gli lavora a fianco. Certo, ci troviamo a barcamenarci, fortunatamente ci sono stati bandi importanti per avere risorse su edilizia scolastica e completamento dell’adduzione al nuovo ospedale, ma non è facile amministrare con tante richieste e poche risorse. Qui però c’è un’equipe che fa squadra ed i presupposti per fare un discreto lavoro ci sono».
A chiudere, la minoranza, rappresentata da Bagalini e Strappa: «Grazie a chi ha sostenuto l’altra faccia della Provincia – ha evidenziato il primo – il nostro sarà un supporto al lavoro che il Consiglio provinciale porterà avanti e saremo di stimolo su tematiche che ci stanno a cuore. Soprattutto vogliamo recuperare quella lontananza dell’Ente Provincia rispetto ai Comuni più piccoli. Inoltre, bisognerà riprendere il contratto di fiume, al momento chiuso in un cassetto, ed affrontare il tema del cambiamento climatico».
Strappa, il più giovane consigliere, ha voluto ricordare il lavoro portato avanti in tanti anni da Aronne Perugini e Stefano Pompozzi. «Essere qui è merito di chi mi ha preceduto. Fa molto piacere che ci sia una minoranza, per quanto esigua, all’interno di un sistema democratico, una minoranza fondamentale per discutere e portare avanti idee. Mi dispiace che un pezzo del nostro territorio manchi all’interno di questa Provincia e siamo d’accordo anche noi che questo sistema va cambiato». Prossimo Consiglio provinciale fissato al 24 ottobre, con l’approvazione della programmazione della rete scolastica.
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