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La sfortuna si abbatte sulla Yuasa Battery, Verona ne approfitta ed espugna il PalaSavelli

SUPERLEGA - Oltre a Fedrizzi, Grottazzolina deve fare a meno anche di bomber Petkovic, fermatosi in fase di riscaldamento mentre sulla sponda scaligera Keita è inarrestabile e per gli ospiti è vita facile, malgrado un secondo set in cui la squadra di casa, ancora una volta, ha dissipato un prezioso vantaggio

PORTO SAN GIORGIO – Non bastassero le difficoltà che normalmente una neopromossa deve affrontare in un campionato di livello stellare come la Superlega italiana, ci si mette di mezzo anche la sfortuna.

Con Fedrizzi out già da Modena, nelle fasi di riscaldamento si ferma anche bomber Petkovic, serata dunque che non parte coi migliori auspici per la Yuasa Battery. E quando l’avversario si chiama Rana Verona, tutto diventa improvvisamente molto complicato. Menzione di merito per la curva di casa, davvero encomiabile nell’incitare i ragazzi dal primo all’ultimo pallone pur consapevoli delle difficoltà del momento. Coach Stoytchev, privo di Mozic ancora in fase di recupero, affida la regia ad Abaev, con Jensen opposto, Keita e Dzavoronok in banda, Vitelli e Cortesia centrali con D’Amico libero. Risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale a Cvanciger, Tatarov e Antonov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Mattei al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea.

IL TABELLINO

YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 0: Zhukouski, Antonov 6, Cubito ne, Vecchi, Demyanenko 10, Mattei 4, Comparoni ne, Petkovic ne, Fedrizzi (L2) ne, Marchiani, Cvanciger 11, Tatarov 7, Schalk 1, Marchisio (L1) 47% (12% perf.). All. Ortenzi

RANA VERONA 3: Zingel 4, Cortesia 3, Dzavoronok 10, D’Amico (L1) 67% (39% perf.), Abaev 5, Keita 22, Chevalier ne, Sani 6, Jensen 1, Spirito, Bonisoli (L2) ne, Vitelli 4, Mozic ne, Zanotti ne. All. Stoytchev

ARBITRI: Simbari e Serafin (Marotta), videocheck Perotti, segnapunti Salvemini

PARZIALI: 19-25 (31’), 23-25 (31’), 15–25 (25’)

NOTE: Grottazzolina: 10 errori in battuta, 5 ace, 4 muri vincenti, 36% in ricezione (17% perf), 42% in attacco. Verona: 14 errori in battuta, 11 ace, 6 muri vincenti, 45% in ricezione (22% perf), 58% in attacco. Mvp Keita

LA CRONACA

Verona apre il match con due primi tempi di Cortesia e Vitelli, ace di Jensen per il 2-5. Demyanenko riavvicina Grottazzolina ma Abaev serve vincente per il 5-8. Scaligeri in controllo del vantaggio, Keita in pipe e a muro imperversa ed è 8-12, con Ortenzi che si rifugia in time out. Due volte Cvanciger ed Antonov in pipe per il 11-13 con Stoytchev che si rifugia in time out. Grottazzolina non molla ed impatta a quota 16 con Tatarov a chiudere una lunga e spettacolare azione di contrattacco. Keita e Dzavoronok riportano Verona sopra di due, Ortenzi si gioca la carta Schalk, il 16-20 di Keita è un diagonale impressionante (il maliano finirà il set col 100% in attacco), la Yuasa non riesce ad uscire dalla rotazione e per la Rana chiudere diventa una formalità, 19-25.

Due ace di Cvanciger permettono alla Yuasa di portarsi in vantaggio 4-2, impatta però subito Verona a quota 6, Keita si conferma inarrestabile, ma anche il giovane Cvanciger prende fiducia e Grottazzolina si riporta sopra 14-11 con Stoytchev che inserisce Sani per uno spento Jensen. Dentro anche Zingel per Cortesia, la Rana beneficia degli avvicendamenti e si rifà sotto, impattando sul 17 dopo una dormita generale sul campo grottese. Proprio Sani in diagonale per il vantaggio scaligero, doppio ace di Dzavoronok a segnare il 18-21. Per l’ennesima volta Grottazzolina si morde i gomiti per aver dilapidato un ampio vantaggio, ma non molla e con l’ace di Antonov seguito dal muro di Tatarov reimpatta a quota 22. Arriva anche la murata su Keita, ma giusto per ribadire quanto la fortuna abbia deciso di voltare le spalle alla Yuasa, la maglia di Zhukouski sfiora la rete e Sani immediatamente dopo pesca la riga con un ace. La chiude, manco a dirlo, Noumory Keita, marziano, più che maliano.

L’avvio di terzo parziale è in equilibrio, con Dzavoronok ad imperversare in attacco e l’ace di Abaev a concedere il vantaggio a Verona. Il primo doppio vantaggio per la Rana arriva sul 8-10 con un attacco out di Cvanciger, comunque tra i migliori oggi al suo esordio da titolare in Superlega poco più che ventenne. Sani batte corto e fa +5 per i veneti, 8-13 con tre ace praticamente identici tra loro. Decisivo l’impatto sul match del numero 11. La facilità di attacco di Keita è impressionante, allunga Verona che se lo può godere per il 11-16. Arriva anche l’ace di Abaev, confermato dal videocheck, e la Rana volta sul 11-20. Il primo punto in Superlega di Schalk è una delle poche cose rimaste da raccontare sino alla chiusura del match, con Stoytchev che inserisce anche Spirito e la gara che scivola via sul 15-25. Il “forza ragazzi” che riecheggia dalla curva a fine match è forse il capitolo più bello della serata, perché sintomo di un tifo che ha perfettamente capito il momento e che, nonostante tutto, non ha alcuna intenzione di mollare i propri ragazzi. Sperando che la sfortuna possa togliere al più presto il disturbo.

LE DICHIARAZIONI

Lucidità e grande attenzione a tutto quello che lo 0-3 contro la Rana Verona ha lasciato in campo. Questa l’analisi post gara di coach Massimiliano Ortenzi che parte dalla tegola iniziale dell’infortunio in riscaldamento dell’opposto Dusan Petkovic (che si è aggiunto all’infortunio di Michele Fedrizzi) che di certo ha scombussolato i piani di Grotta per la gara. “Dusan prima della partita ha sentito un fastidio, si è fermato perché non riusciva a giocare: adesso vedremo nei prossimi giorni di capire qual è il problema. Diciamo che i ragazzi sono stati bravi all’inizio e anche per buona parte della partita ad ovviare a questa cosa perché hanno giocato con grande dedizione, con grande sacrificio. Abbiamo fatto una buona partita al servizio. In alcuni momenti abbiamo fatto, anche situazioni di muro difesa bene, riuscendo a contenerli un pochino. Keita è stato continuo tutta la partita ma lui è così e lo sapevamo. Eravamo consapevoli che arrivando ai vantaggi dovevamo riuscire a fare qualcosa di buono. Nel momento decisivo, quando l’abbiamo murato per una volta, ci siamo presi un’invasione. Poi raccontiamo sempre dei piccoli episodi che decidono”.

Il calo di tensione più evidente è arrivato nel terzo parziale, dopo quella mancata rimonta nel secondo set, perso sul filo di lana, un po’ come avvenuto a Modena. “Nel terzo abbiamo fatto tanta fatica a ricezione, tanta fatica dei contrattacchi perché poi non è vero che non abbiamo giocato. Abbiamo giocato, abbiamo toccato tanti palloni a muro, ma in contrattacco c’era tanta fretta, tanti muri subiti, tanta frenesia di fare delle cose che quando siamo in difficoltà non ci vengono. Dobbiamo imparare ad avere più pazienza e ad essere più squadra in quei momenti lì. Chiaramente avere delle assenze pesa, è chiaro che non hai dei punti di riferimento te li devi creare di nuovi, però in questo dobbiamo dobbiamo diventare più bravi, nell’avere pazienza e nello stare in campo in un certo modo”.

Allargando l’analisi all’intero campionato invece, Ortenzi si sofferma su cosa c’è da migliorare in termini di atteggiamento e presenza in campo. “Questa squadra, lo sappiamo dall’inizio, deve soffrire e secondo me sa farlo ancora troppo poco, ci pesa troppo quando andiamo in difficoltà: ci deve pesare di meno. È un percorso difficile, dobbiamo lavorarci meglio durante la settimana perché poi in partita non si può cambiare tanto, ma possiamo fare un salto di qualità nel lavoro che facciamo in settimana. Dobbiamo fare tutti qualcosina in più, perché poi in partita siamo più disposti a soffrire, siamo più pronti a soffrire. Adesso giochiamo due partite importanti, non decisive ma importanti. Se lo giochiamo con l’atteggiamento giusto, possiamo portar via qualcosa da tutte le partite. Se invece stiamo là con l’idea che deve succedere qualcosa per forza non ce la facciamo. Noi dobbiamo giocare ogni partita per vincere, dobbiamo giocare ogni partita però con l’idea che bisogna avere pazienza”.


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