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Le stoccate di Salvatelli alla giunta Vesprini. «Ringrazio il sindaco di avermi sfiduciato»

PORTO SAN GIORGIO - C’è fermento in Consiglio comunale a Porto San Giorgio dove presto potrebbe essere formalizzata la costituzione di un nuovo gruppo all’interno della maggioranza. Dove, peraltro, solo qualche settimana fa Renzo Petrozzi ha scelto di lasciare la lista in cui era stato eletto. Movimenti che non sono passati inosservati ad una persona che, di quella stessa maggioranza e della giunta faceva parte fino ad un anno fa. L'intervista a Lauro Salvatelli.
di redazione 
C’è fermento in Consiglio comunale a Porto San Giorgio dove presto potrebbe essere formalizzata la costituzione di un nuovo gruppo all’interno della maggioranza. Dove, peraltro, solo qualche settimana fa Renzo Petrozzi ha scelto di lasciare la lista in cui era stato eletto. Movimenti che non sono passati inosservati ad una persona che, di quella stessa maggioranza e della giunta faceva parte fino ad un anno fa, ovvero fino alla data del suo defenestramento disposto dal sindaco Valerio Vesprini.
Lauro Salvatelli, ex assessore e vicesindaco, col senno del poi, si ricandiderebbe con questa coalizione?
Ringrazio il sindaco Vesprini per avermi sfiduciato. Mai e poi mai avrei voluto far parte di una Amministrazione che sta sprofondando giorno dopo giorno nel baratro, trascinando con sé la comunità sangiorgese. Una città ingessata e vittima dei loro personalismi che hanno impedito alla giunta di lavorare e a Porto San Giorgio di crescere.
Cos’è che non va in città?
L’elenco è lungo, basta guardarsi intorno. Che fine ha fatto la manutenzione del verde tanto sbandierata dal mio ex collega all’inizio del mandato? L’erba in viale Cavallotti si sta riprendendo la rivincita su quella sintetica, il verde è abbandonato sul tratto nuovo del lungomare, pini e rami cadono senza che si sia fatto un serio monitoraggio delle piante a rischio. Vogliamo parlare della pubblica illuminazione? Intere vie al buio per giorni, anche nelle zone centrali. E le conseguenze delle piogge? Non è sempre colpa di una bomba d’acqua ma spesso delle caditoie che non vengono pulite per far defluire la pioggia.
C’è ancora altro?
Stendiamo poi un velo pietoso sulla riqualificazione del lungomare sud. Lavori fatti di fretta, non ancora ripartititi sebbene si vada incontro all’inverno, con diverse sbavature. Chi ha la delega ai lavori pubblici? Il sindaco Vesprini che forse dovrebbe dedicarsi di più al cantiere invece di delegare, oppure passare la mano ammettendo il fallimento. Ci sarebbe anche il capitolo sicurezza affrontato, dopo una pessima estate, mettendo qua e là qualche telecamera di certo insufficiente a placare la rabbia ed i timori di tanti genitori. Risse, malamovida, microcriminalità dilagante., un’immagine a dir poco sbiadita della nostra Porto San Giorgio.
Ma lei è stato assessore ai lavori pubblici ed alla Polizia locale, sebbene solo per un anno, e queste critiche potrebbero essere rivolte anche a lei.
E’ vero, ma per quello che riguardava strettamente le mie deleghe ricordo di aver seguito i cantieri ogni giorno, di aver prestato attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche, di aver sollecitato l’avvio di alcuni progetti anche finanziari ed ancora fermi al palo, di aver girato la città e raccolto le istanze e cercato di dare risposte ai problemi dei sangiorgesi, in una parola di essere uscito dal palazzo di cristallo nel quale si è rifugiata tutta la giunta. Ho fatto quello che era possibile in quindici mesi di incarico.
Tutta colpa di chi amministra, dunque?
Oneri ed onori. Anche se prevale un diffuso malcontento tra i cittadini, pure tra quelli di centrodestra che hanno votato Vesprini & Co.
Da cosa dipende secondo lei?
E’ venuta mano la fiducia del suo elettorato, non basta sbandierare proclami e slogan sui social per dare la rappresentazione di una città da mille e una notte. La realtà è completamente diversa ed il sindaco ne ha perso il contatto a forza di inutili selfie. La conferma? Quello che sta avvenendo nella compagine di governo dove il civismo è un mero ricordo ed i partiti lo stanno soppiantando.
Quindi è fallito il progetto civico? Anche lei però si è tesserato con FdI
La coerenza per molti è un optional. Personalmente sono stato eletto in una lista civica, ma in quota FdI, e dopo alcuni mesi ho preso la tessera del partito formalizzando la mia adesione. Scelta che ha spinto il sindaco a sfiduciarmi, come noto, salvo un anno più tardi, sorvolare sulla vicenda che ha interessato il suo attuale vicesindaco. Non entro nel merito delle questioni personali, mi limito a dire che se fosse capitato a me di avere un debito milionario con l’erario sarei stato come minimo politicamente “lapidato”, come peraltro è avvenuto quando sono state costruite false accuse sul mio operato e diffuse sui social, riconosciute come tali dalla magistratura a cui mi sono rivolto per tutelare la mia immagine e la mia integrità morale.
Le conseguenze di tutto ciò?
Vesprini sa adattarsi molto bene, dopo aver amministrato 9 anni col centrosinistra si è buttato dove tirava il vento, cioè col centrodestra, per creare un “fritto misto”, politicamente parlando, che si sta raffreddando nelle sue stesse mani e si sa, la frittura quando è fredda non è più buona.

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