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Riduzione degli sportelli bancari, Cesetti: «Giunta regionale immobile nonostante gli impegni assunti in Consiglio»

FERMANO - Il consigliere dem: «Quasi un terzo dei Comuni senza servizi, i più colpiti gli anziani delle aree interne. E’ necessario porre la questione all’interno della Conferenza delle Regioni»

Fabrizio Cesetti

«Con rammarico prendo atto che la giunta regionale ha dichiarato la resa di fronte alla inarrestabile desertificazione degli uffici bancari e postali che colpisce sempre di più le aree interne delle Marche, creando pesanti disagi ai cittadini. Ciò è molto grave, perché l’alzata di mani dell’assessore Brandoni di fronte a questo problema non tiene conto delle tante mozioni presentate dal gruppo assembleare del Partito Democratico e approvate all’unanimità. La domanda è legittima: perché il centrodestra prima vota a favore dei nostri atti, che provano a indicare la strada per costruire soluzioni efficaci, e poi la loro giunta regionale non assolve agli impegni contratti in consiglio? Questa presa in giro di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia nei confronti dei cittadini deve finire quanto prima. Non è vero, come dice Brandoni, che la giunta regionale non ha strumenti. Ciò può valere in parte per gli uffici bancari, ma non per gli uffici postali, visto che le Poste sono partecipate dalla Cassa Depositi e Prestiti, e quindi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La giunta regionale deve porre la questione all’interno della Conferenza delle Regioni, chiedendo impegni precisi al Mef». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, a margine della seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche che ha discusso la sua interrogazione riguardo l’emergenza dettata dalla chiusura degli sportelli bancari sul territorio marchigiano.

«Questo fenomeno – aggiunge Cesetti – sta diventando una vera e propria emergenza, specie per quelle fasce più deboli della popolazione, come gli anziani senza mezzi di trasporto autonomo e senza competenze digitali, costrette a patire i maggiori disagi mentre dovrebbero essere quelle più tutelate dalle istituzioni. I recenti dati diffusi dal Centro studi della Cna Marche affermano che la ristrutturazione degli sportelli bancari sta lasciando senza servizi quasi un terzo dei Comuni marchigiani: ben 66 su 225, mentre in altri è presente solo il bancomat. Il dato peggiore, ancora una volta, si registra nel fermano, dove sono ben 18 su 40 i Comuni a esserne privi, molti dei quali situati nel cratere sismico. Gli sportelli bancari e quelli delle Poste italiane sono servizi di prossimità essenziali anche nel processo di mantenimento e ricostruzione del tessuto sociale; non possono solamente inseguire la logica del profitto».


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