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Lanciotti all’opposizione: «Ripariamo i vostri fallimenti, risorse in arrivo per il borgo storico della città»

PORTO SAN GIORGIO - L'assessore alla cultura: «Darò presto notizia delle importantissime novità gestionali nonché dell’attivazione di un sito, per cui ringrazio il dedito lavoro del direttore, che permetterà di veicolare i contenuti entrando in un circuito digitale in linea con la nuova visione del museo. Mura castellane? il Comune ha recentemente partecipato ad un bando regionale per il finanziamento di un complesso intervento di recupero e valorizzazione sia delle mura che di Rocca Tiepolo per un importo di 450 mila euro»

«Grande errore credere che la cultura possa essere misurata con la perdita di un titolo o sulla base della vostra fallimentare apertura di un museo che aveva l’obiettivo di conservare il patrimonio immateriale della nostra città». E’ la replica dell’assessore alla cultura, Carlotta Lanciotti, alle critiche sollevate nei giorni scorsi dalla minoranza. In particolare, i consiglieri di opposizione avevano preso di mira proprio l’operato dell’assessore.

«La non riconferma del titolo ‘Città di legge’ a luglio 2022, appena insediata, non ha avuto ripercussioni negative nel proporre con la scuola progetti legati alla lettura e alla cultura in genere. Faccio mea culpa e mi prendo la responsabilità, differentemente dai vostri ‘non lo sapevo’, o ‘non ne ero a conoscenza’, considerando però che il mancato rinnovo è stato condiviso con la dirigente di quell’anno scolastico. Non appena si è poi insediato il sostituto, è stato anch’esso messo a conoscenza, proseguendo con attività in favore della crescita civica e della legalità. Sarà mia premura e prossimo obiettivo riacquisire tale titolo cosicché Porto San Giorgio possa giovare dei benefici derivanti. Per quanto riguarda la questione dei Cantieri della civiltà marinara, il report avuto dagli Uffici comunali evidenzia che gli ingressi nella struttura risultano avere dei picchi nel periodo luglio-agosto e nel mese di dicembre nonostante il costo del biglietto di 3 euro. Per il 2021 il totale degli ingressi è di 273 unità, salgono a 281 nel 2022, 344 nel 2023 e 133 per parte dell’anno corrente. A fronte di ciò, a giugno 2024, è stato avviato il procedimento per la manifestazione d’interesse finalizzato alla gestione del museo che conferma la base d’asta annua di 14 mila euro (42 mila euro per il triennio 2024-2026). La gara è andata deserta. Forse perché il numero dei visitatori, fino a quel momento raggiunti, era di scarsa entità? Forse perché non era un museo così fortemente conosciuto e radicato, nemmeno per quelle associazioni culturali presenti sul territorio comunale? Considerando che i criteri della manifestazione d’interesse non si discostavano tanto da quella precedente, che rispettava gli obiettivi ministeriali. Sono stati svolti vari incontri con il direttore Francesco De Melis che ha rappresentato la necessità di operare aggiornamenti ed interventi alla strumentazione presente, manutenzioni urgenti ai locali ed insieme, studiare una nuova modalità di gestione del servizio dato che quella fino a quel momento in essere aveva sicuramente fallito. Dagli incontri è altresì emersa la necessità di valorizzare diversamente il servizio visto che neppure la cooperativa uscente ha partecipato al nuovo appalto lamentando da tempo una scarsissima affluenza al museo. Questa amministrazione ha approvato in giunta l’eliminazione del biglietto d’ingresso per permettere alle famiglie di accedere senza costi ma, allo stesso tempo, fermo restando la necessità di non gravare sul bilancio comunale ha lavorato confrontandosi con realtà ed enti competenti per realizzare una pianificazione organizzativa efficace a lungo termine. Un progetto di rilancio di un servizio che, in soli pochi anni, non è riuscito a svilupparsi né a valorizzare la città. Darò presto notizia delle importantissime novità gestionali nonché dell’attivazione di un sito, per cui ringrazio il dedito lavoro del direttore, che permetterà di veicolare i contenuti entrando in un circuito digitale in linea con la nuova visione del museo. In altre parole non parlerei di museo chiuso e di poca prospettiva quanto piuttosto di valutazione meticolosa ‘ex ante’ per evitare di proporre nuovamente un progetto fallimentare».

Infine la questione delle mura castellane: «E’ del tutto falso quanto sostiene l’opposizione sul ventilato disinteresse alla riqualificazione delle mura castellane. In verità il Comune ha recentemente partecipato ad un bando regionale per il finanziamento di un complesso intervento di recupero e valorizzazione sia delle mura che di Rocca Tiepolo per un importo di 450 mila euro. Seppur non tra gli immediati assegnatari di fondi, risultiamo in graduatoria per un eventuale rifinanziamento. Le risorse disponibili nelle casse comunali (di poco superiori alle 70 mila euro) non consentono di portare a compimento il complessivo intervento. Abbiamo intenzione di destinarli alla riqualificazione di una parte del borgo storico della città».


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