PIANE DI MONTEGIORGIO – Una pagina da cancellare quella scritta sabato scorso da alcuni tesserati del Piane Mg al termine della gara interna contro il Salvano.
Alla quarta giornata di campionato, la squadra montegiorgese raccoglie l’ennesima sconfitta e nel post gara dirigente ed allenatore si sarebbero scagliati, stando alla giustizia sportiva, contro l’arbitro. La ricostruzione del giudice sportivo, infatti, è chiara e le sanzioni esemplari.
«Al termine della gara il dirigente si dirigeva in compagnia dell’allenatore presso lo spogliatoio dell’arbitro il quale stava rientrando, impedendogli con la mano di chiudere la porta e quindi gli si avvicinava pronunciando una frase minacciosa e colpendolo con violenza con un forte schiaffo sulla guancia sinistra, facendolo indietreggiare di circa 50 cm. e provocandogli uno stordimento, un formicolio della parte sinistra del viso, ovattamento auricolare nonché uno stato di forte agitazione per il gesto subito – si legge nella sentenza – L’aggressore veniva identificato dal direttore di gara nel dirigente addetto all’arbitro attraverso i documenti di riconoscimento presentati con la distinta all’inizio della gara, in quanto lo stesso nel frattempo era scomparso e l’allenatore, presente all’aggressione senza tentare di evitarla in alcun modo, non solo non forniva il nominativo, ma addirittura negava il fatto.
Il direttore di gara, persistendo il dolore, essendo ancora arrossata la guancia, essendo l’udito ancora ovattato ed essendo ancora scosso per l’accaduto, si faceva accompagnare dal padre, in serata, al pronto soccorso dell’ospedale di S. Omero ove gli veniva diagnosticata una ”contusione emivolto sinistro da riferita aggressione” con prognosi di 3 giorni. Si specifica che, ai sensi dell’art. 35 comma 7 CGS, detta sanzione va considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative, finalizzata al contrasto degli episodi di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara. A detta sanzione consegue, ai sensi dell’art 35 comma 5 CGS, quella ulteriore di due punti di penalizzazione a carico della società di appartenenza».
Episodio che è costato al dirigente una inibizione di quattro anni fino al 17 ottobre 2028, mentre per l’allenatore sono arrivate quattro settimane di stop fino al 14 novembre 2024. A spintonare l’arbitro durante la gara era stato invece un calciatore locale, che ha ricevuto quattro turni di squalifica. Alla società, che in classifica è ferma a zero punti, ne sono stati anche inflitti due di penalizzazione per quanto accaduto.
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