Dopo le critiche alla giunta Acquaroli da parte del consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti, con tema le liste di attesa, contattato al telefono, il direttore generale dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta, non entra nel merito delle polemiche politiche.
Ma il direttore dell’Ast ha delle puntualizzazioni da fare. Cesetti infatti tira in ballo i dati dell’azienda regionale sanitaria. Ed è proprio dai dati Ars che parte Grinta: «Rispetto a quei dati vorrei far presente che quelli disponibili sono aggiornati al mese di luglio. Da quel periodo in poi sono state attenzionate diverse prestazioni in cui è stata rilevata una richiesta elevata. E questo è stato possibile grazie al grande lavoro dei nostri tanti professionisti ed operatori dell’azienda sanitaria fermana».
Ma il nodo centrale della polemica restano comunque le liste di attesa, con particolare attenzione, vuoi anche perché siamo nell’ottobre rosa, alle mammografie: «In questo settore la sanità fermana – rimarca il dg dell’Ast – è posizionata tra le migliori nelle Marche e rientra nel percorso di screening programmato. Ecco perché non si può certo paragonare ai relativi tempi di attesa. Si prende in carico la paziente secondo uno specifico programma e quindi non devono essere inseriti i controlli. Ricordo, infine, che per tutte le richieste per attività di ricovero con intervento per patologie neoplastiche, inserite nelle liste d’attesa su scala nazionale, la nostra Ast rispetta i tempi previsti».
p.pier.
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