Da tempo si sente parlare di Sinodo, di ascolto e prime progettualità, di un nuovo stile di camminare insieme come Chiesa. A pochi giorni dall’inizio a Roma della II sessione della XVI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2-27 ottobre 2024), è don Giordano Trapasso, vicario generale dell’Arcidiocesi di Fermo, a fare un punto della situazione.
«In questo momento – ricorda don Giordano Trapasso – è in corso a Roma la II sessione dell’assemblea generale del Sinodo dei Vescovi su “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Dopo una prima Assemblea svoltasi un anno fa in cui erano emersi diversi aspetti da affrontare, in questo secondo momento i Vescovi rappresentanti della Chiesa che vive nei vari continenti, insieme ad alcuni presbiteri, religiosi e fratelli laici, in un clima di ascolto reciproco e di confronto, stanno affrontando gli aspetti della missione e della corresponsabilità. La Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo abitando questo mondo e questo tempo, o meglio, i mondi di questo tempo, compresa la dimensione digitale. Essa è chiamata a riscoprirsi come popolo, in cui tutti hanno un senso di Dio e in cui ciascuno è soggetto e protagonista dell’annuncio e del cammino. L’Assemblea dovrebbe concludersi con una sintesi consegnata al Papa da cui egli potrà trarre un’Esortazione Apostolica da consegnare all’intero popolo di Dio».
L’invito del Papa è stato tradotto dai Vescovi italiani in cinque anni di cammino sinodale per le Chiese che sono in Italia. «Siamo reduci da due anni di ascolto del Popolo di Dio nelle nostre Chiese locali e da un anno dedicato al discernimento nel quale, alla luce di quanto emerso dall’ascolto, ci si è concentrati – rimarca il vicario generale dell’Arcidiocesi – su cinque ambiti: la missionarietà nello stile della prossimità, la formazione alla fede e alla vita cristiana, i linguaggi, la corresponsabilità e le strutture. In ogni ambito ci si è chiesti cosa in questo momento sta favorendo la conversione necessaria richiesta e cosa invece la sta frenando. Stiamo entrando nella fase cosiddetta profetica. In due Assemblee sinodali (15/17 novembre 2024 e 31 marzo/04 aprile 2025) i Vescovi, alcuni teologi e i referenti del cammino sinodale di ogni diocesi italiana (presbiteri, religiosi e laici) cercheranno di assumere alcune scelte di fondo necessarie perché le nostre chiese in Italia possano radicalmente rinnovarsi rimanendo fedeli al Vangelo e in ascolto delle esigenze di questo tempo. La nostra Chiesa locale ha vissuto le fasi indicate e in questo momento ha scelto di crescere nell’ambito del discernimento e della corresponsabilità, costituendo dei Consigli Pastorali di Vicaria in cui presbiteri, diaconi e laici cercheranno di comprendere insieme come dare forma al Vangelo di Cristo».
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