Sabato 19 ottobre a Fermo alle ore 11 in Piazza del Popolo, a Fermo, si terrà, in contemporanea con molte altre città, un presidio contro il Disegno di legge Sicurezza attualmente in discussione al Senato.
«La Rete Liberi/e di Lottare, costituitasi anche nella Regione Marche nelle settimane scorse proprio per denunciare e contrastare i contenuti di tale Ddl – spiega Alessandro Fulimeni – chiama tutti i sinceri democratici e le forze che si riconoscono nei principi costituzionali a costituire un ampio fronte unitario al fine di porre un argine alla deriva autoritaria in atto, che rappresenta un salto di qualità nella repressione del dissenso e dell’esercizio dei diritti. I 38 articoli che lo compongono prevedono molteplici nuove ipotesi di reato e di aggravanti e mettono nel mirino tutte le forme di lotta e di organizzazione della protesta, dai lavoratori agli studenti, dal movimento ecologista a chi lotta per la casa, dai diritti delle donne a quelli dei migranti, all’interno di una visione panpenalista che, come hanno denunciato autorevoli giuristi e costituzionalisti, si fonda su uno stato di emergenza permanente e sulla soppressione del conflitto sociale, impattando con l’essenza profonda della democrazia».
«Siamo di fronte al tentativo di introdurre uno stato di polizia all’interno di una cornice di guerra, che prevede la corsa al riarmo e la gestione di nuove strette sociali. Lo Stato sociale muore, abbattuto dallo stato penale. Occorre promuovere una stagione di riscatto che metta al centro la contestazione contro la guerra e contro la manovra finanziaria, che aumenta le diseguaglianze e l’emarginazione e non dà nessuna risposta ai bisogni e al futuro delle nuove generazioni. La Rete Liberi/e di Lottare conclude Fulimeni – lancia l’appello a mantenere aperto lo spazio del dissenso a partire da un’opposizione unitaria e intransigente nei luoghi di lavoro, di studio e nelle piazze, per fermare un disegno di legge liberticida e difendere l’agibilità democratica e il diritto di protesta. Per questo invita tutte e tutti a partecipare al presidio di sabato prossimo a Fermo».
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