Incontro a Fermo di Cna Cinema Marche: i professionisti del cinema reclamano più attenzione dalle produzioni che girano in regione”. In sala Santiago Fondevila, attore e produttore del film “Vermiglio”, Leone d’argento a Venezia e candidato per l’Italia agli Oscar.
«Le attrici e gli attori marchigiani rappresentano una straordinaria realtà fatta di talento, passione e professionalità che merita di essere valorizzata e di avere pari dignità ed opportunità in settori, come il cinema, l’audiovisivo, la Tv e il teatro, troppo spesso appannaggio dei colleghi che vivono e lavorano nelle grandi città dove risiedono le produzioni ed i più grandi teatri stabili». A dichiararlo il direttore della Cna di Fermo, Andrea Caranfa, a margine dell’incontro organizzato da Cna Cinema e Audiovisivo Marche alla Sala degli Artisti di Fermo dal titolo “Marche Cinema, Ciak in campo!”, campagna di ascolto dell’associazione con le professioni del cinema.
Nell’incontro, a cui ha partecipato anche il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, è emersa «l’esigenza di avere pari opportunità lavorative, soprattutto in un momento nel quale tanti set cinematografici di grandi produzioni per il cinema e la tv sono aperti nelle Marche e dove altre hanno girato ultimamente (14 solo negli ultimi mesi). Purtroppo la grande impennata di vitalità che si è creata nel settore in questi ultimi due anni, anche grazie al grande investimento che la Regione ha operato attraverso i Bandi Europei (complessivamente 16 milioni di euro fino al 2027), non ha purtroppo portato i risultati occupazionali sperati». Questo quanto sostiene in particolare la categoria degli attori delle Marche che si sente esclusa dai casting delle grandi produzioni. «Non vogliamo delle corsie preferenziali – sostengono gli attori delle Marche – chiediamo solo l’opportunità di lavorare nella nostra regione e di avere almeno la possibilità di partecipare ai provini per tutte quelle produzioni che, partecipando ai Bandi della Regione, vengono a girare nelle Marche. Troppo spesso infatti assistiamo a produzioni che arrivano con “pacchetti” di attori già selezionati nelle agenzie della capitale».
Una rivendicazione che il presidente della Fondazione Marche cultura Andrea Agostini ha definito «comprensibile ma che non può essere imposta sic et simpliciter e che deve tenere conto di diversi fattori: primo fra tutti quello della libertà della scelta artistica da parte di registi e produzioni. D’altra parte nella formulazione dei bandi è già prevista una premialità (punteggio maggiore), per le produzioni che decidono di far lavorare attori e maestranze marchigiane. In più Fondazione e Marche Film Commission hanno già creato una Production Guide alla quale già ora le produzioni che scelgono di girare nella nostra regione possono attingere per reperire professionalità del territorio – conclude Agostini – In futuro potremmo, grazie anche alla collaborazione di Cna Cinema e Audiovisivo Marche, mettere a punto idee per far conoscere di più e meglio gli attori marchigiani e creare per loro nuove opportunità sin dai primi passi del progetto produttivo».
Tra le testimonianze della mattinata anche quella a sorpresa di Santiago Fondevila, attore e produttore di Vermiglio, il film Leone d’argento alla Mostra di Venezia, Gran premio della giuria designato dall’Italia alla selezione per l’Oscar per il miglior film internazionale. Utile e prezioso il suo contributo al dibattito.
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