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L’Uici di Ascoli alla scoperta di Monte Rinaldo

LA VISITA al sito romano che l’amministrazione ha reso accessibile ai visitatori con disabilità visiva attraverso una serie di cartelloni dedicati

Un piccolo borgo di 332 abitanti arroccato sulle colline marchigiane, la bellezza in ogni angolo, un sindaco illuminato e la meraviglia che arriva solo quando ci si incontra a metà strada. Nei giorni scorsi la vicepresidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Ascoli Piceno e Fermo, Maruska Andrelli, e il sindaco di Monte Rinaldo, Gianmario Borroni, hanno organizzato, insieme alla nostra Unione, una visita del centro storico e della Cuma: lo splendido sito romano che l’amministrazione ha reso accessibile ai visitatori con disabilità visiva attraverso una serie di cartelloni dedicati.

«Quella con il comune di Monte Rinaldo – racconta la presidente territoriale Uici, Gigliola Chiappini -, era stata una delle nostre prime consulenze in tema di accessibilità. Quando una amministrazione ci chiama per avere pareri su come rendere accessibile il territorio è una vittoria per tutti: per noi che riusciamo a garantire la fruizione dei luoghi ai nostri soci e per i Comuni che aprono le porte del loro patrimonio anche alle persone con disabilità».
«Poter accogliere nel nostro Borgo gli iscritti Uici, oltre ad essere un grande piacere, è stato un modo per ringraziare l’Associazione per quanto ha già dato al nostro Comune – il commento del sindaco, Gianmario Borroni -, ma anche un momento per programmare future collaborazioni. Devo un particolare ringraziamento alla vicepresidente Maruska Andrelli, alla presidente Gigliola Chiappini, alla nostra guida Francesca e all’agriturismo Montorso per aver reso possibile questa giornata di festa».
«La visita promossa a Monte Rinaldo è stata un successo – sottolinea Maruska Andrelli -. Il sindaco Borroni ci ha accolto con molto calore: appena arrivati ci ha offerto la colazione e si è trattenuto anche a pranzo, trascorrendo tutto il tempo in nostra compagnia».
L’evento è stata anche l’occasione per gettare le basi di attività future come gli screening che sostengono la prevenzione delle malattie oculari, specialmente nelle fasce di età più giovani, i laboratori e un reciproco scambio di conoscenze.
Una collaborazione che arricchisce entrambe le realtà perché da un lato permette ai soci Uici di scoprire e vivere il territorio e dall’altra alle amministrazioni di avvicinarsi alla nostra Unione e instaurare relazioni che possono portare a proficui progetti comuni.


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