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Morte della 32enne italo-russa, effettuata l’ispezione cadaverica: non emergono segni di violenza

PORTO SAN GIORGIO - L'autopsia sarà svolta nei prossimi giorni. E solo allora si potrà capire cosa ha causato il decesso della ragazza.

Dall’ispezione cadaverica non sarebbero emersi segni o elementi che possano far pensare a una morte violenta. E’ quanto si apprende, ufficiosamente, all’esito dell’esame cadaverico effettuato questa mattina sul corpo di Maria Primerano, la 32enne nata a Rostov, in Russia, e in possesso di passaporto italiano.

Il corpo senza vita della ragazza è stato trovato, sabato mattina, nell’appartamento che la 32enne aveva affittato dopo essere arrivata a Porto San Giorgio, a metà settembre. Escludendo, dunque, la morte per cause violente, sarà l’esame autoptico a chiarire le cause del decesso. L’autopsia sarà svolta nei prossimi giorni. E solo allora si potrà capire cosa ha causato il decesso della ragazza.

Dunque prende sempre più piede la versione secondo cui quelle ecchimosi riscontrate sul corpo della giovane potrebbero essere la conseguenza dello stato della salma. La 32enne, infatti, per il medico legale, al momento del ritrovamento era deceduta da almeno tre giorni.

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