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Morte della 32enne italo-russa, si attendono risposte dall’autopsia

PORTO SAN GIORGIO - Nessuna traccia di alcun tipo di violenza sul corpo della ragazza. Ma la polizia di Stato vuole dissipare ogni dubbio. Gli agenti infatti hanno raccolto diverse testimonianze e raccolto ogni elemento o traccia utile alle indagini. Ma sembra proprio di capire che decisivo sarà il responso dell'esame autoptico, in programma per oggi. 

di Giorgio Fedeli

Sarà l’esame autoptico, in programma per oggi, a dipanare dubbi e sospetti sulla morte di Maria Primerano, la 32enne italo-russa trovata senza vita in un appartamento in piazza 25 Aprile a Porto San Giorgio.

La giovane donna, nata a Rostov (Russia) ma con passaporto anche italiano, è stata trovata senza vita dalla proprietaria dell’appartamento che aveva preso in affitto dopo essere arrivata in città a metà del mese scorso. La ragazza era arrivata in treno da Genova, aveva affittato l’appartamento nel quartiere sud della città e lì è stata trovava senza vita sabato scorso. Il decesso risalirebbe a diversi giorni prima, almeno tre per il medico legale.

Fatta la tragica scoperta, sul posto sabato mattina, poco prima delle 12, sono arrivati i sanitari della Croce azzurra (ma per la 32enne non c’era ormai più nulla da fare) e la polizia di Stato in massa, dalle Volanti alla squadra mobile e alla Scientifica. I poliziotti, infatti, si sono subito messi al lavoro per cercare di risalire alla natura del decesso. Ad insospettire gli investigatori della questura delle ecchimosi, dei lividi presenti sul corpo della donna che, comunque, non presentava ferite o lesioni tali da far pensare a una morte violenta.

In prima battuta le attenzioni degli investigatori si erano concentrate anche su delle piccole tracce ematiche riscontrate sul pianerottolo, ma da lì a breve si scoprirà che quelle tracce risalgono a molte settimane, forse mesi fa. Dunque nulla di riconducibile alla morte della 32enne. Il corpo senza vita della donna è stato trovato sul divano letto, con i vestiti addosso. Nessuna traccia di alcun tipo di violenza, si diceva. Ma la polizia di Stato (sul posto anche il procuratore capo della Repubblica, Raffaele Iannella) vuole dissipare ogni dubbio. Gli agenti infatti hanno raccolto diverse testimonianze e raccolto ogni elemento o traccia utile alle indagini. Circolata anche una voce, senza alcun riscontro dalla polizia, secondo cui sarebbe stato trovato un biglietto in casa. Ma sembra proprio di capire che decisivo sarà il responso dell’esame autoptico, in programma per oggi.


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