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Anziana raggirata e derubata, arrestate due donne. Nella banda della truffa anche finti carabiniere e avvocato

FERMO - Le indagini dei carabinieri che sono riusciti, con la collaborazione della Polizia stradale di Caserta, a fermare due donne. La visione dei filmati di videosorveglianza, supportate dalle altre attività svolte dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Stradale hanno quindi consentito di ricostruire la dinamica del fatto ed indentificare le due indagate come le autrici del delitto commesso.

Nella tarda serata del 18 ottobre scorso, La Polizia Stradale di Caserta su precise informazioni ricevute dai Carabinieri della Stazione di Fermo ha tratto in arresto, nel reato di quasi flagranza, due donne (entrambe sottoposte al regime degli arresti domiciliati in attesa della convalida) indagate per il reato di truffa aggravata in concorso (artt. 110 e 640 c.p.).

Il provvedimento pre-cautelare costituisce l’esito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Fermo. In particolare, le donne sono state individuate grazie alla meticolosa visione di filmati registrati da telecamere di videosorveglianza e lettori targhe. L’attività investigativa ha consentito di acclarare come le due indagate, residenti a Napoli, il 18 ottobre scorso si erano recate presso l’abitazione di un’anziana di circa 80 anni di Fermo e, fingendosi “carabinieri” si erano fatte consegnare soldi e oro per conto di un fantomatico capitano dei Carabinieri.

Come da noto modus operandi, l’anziana vittima è stata prima raggiunta telefonicamente sull’utenza fissa della sua abitazione e poi su quella mobile, da due soggetti presentatisi il primo, come capitano dei Carabinieri, ed il secondo come avvocato. All’atto della prima chiamata, il finto Carabiniere, al fine di ottenere l’assoggettamento psicologico dell’anziana donna, le ha riferito che il proprio figlio era stato tratto in arresto a seguito di un grave incidente. Ottenuta l’attenzione della vittima, sono iniziate le richieste minatorie nei suoi confronti: all’anziana è stato riferito che il figlio non sarebbe uscito di prigione se non avesse consegnato tutti i suoi valori per pagarne la cauzione. Durante la chiamata sull’utenza fissa l’anziana è stata contattata anche su quella mobile da un sedicente avvocato il quale la incalzava con le medesime richieste. Pochi minuti dopo, si è quindi presentata al domicilio una donna alla quale la vittima ha consegnato soldi e monili in oro. Immediatamente dopo la segnalazione ricevuta – fatta dalla stessa anziana una volta accortasi del raggiro subìto, sono state avviate immediate indagini da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Fermo, i quali sono riusciti con approfonditi accertamenti ad individuare l’autovettura utilizzata per la commissione del delitto. La targa e il modello dell’auto, risultata a noleggio, sono stati subito diramati a tutti i diversi uffici delle Forze di Polizia presenti sul territorio al fine di intercettare e fermare in flagranza i criminali. Proprio tale celerità ha poi permesso al personale della Polstrada di Caserta Nord di intercettare l’auto sulla carreggiata sud dell’A/1 e di sottoporla a controllo ed identificare le due donne trovate a bordo che sono state perquisite. All’esito del controllo sono state rinvenuti tutti i preziosi e i soldi sottratti alla vittima, poi custoditi in attesa di essere restituiti. La visione dei filmati di videosorveglianza, supportate dalle altre attività svolte dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Stradale hanno quindi consentito di ricostruire la dinamica del fatto ed indentificare le due indagate come le autrici del delitto commesso.


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