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Tumore al seno: le raccomandazioni della senologa Campanella

CONTROLLI - In occasione del mese della prevenzione, la senologa Paola Campanella sarà a Lapedona, sabato 26 ottobre alle ore 16, all’Auditorium Chiesa San Nicolò insieme agli specialisti Luigi Acito, Maria Paola Volponi, Dina Martufi, Sandro Castelli e Barbara Esperide per un incontro-dibattito dal titolo “La prevenzione oncologica per la donna, arma vincente contro il cancro”.

Paola Campanella

Il mese di ottobre si tinge di rosa e lo fa per una causa importante: la prevenzione del tumore al seno. Fondamentale è la sensibilizzazione sul tema, per questo abbiamo parlato con un’esperta, la senologa Paola Campanella. La dottoressa spiega l’importanza delle principali controlli clinici per la salute della donna. Diverse le indicazioni per donne over 40 e giovani. A Lapedona, incontro il 26 ottobre per diffondere il seme della prevenzione.

«Per quanto riguarda il ruolo della radiodiagnostica nella diagnosi precoce del tumore al seno, si può affermare che la diagnosi precoce del cancro della mammella ha preso inizio, in pratica, con la diffusione della mammografia. In seguito, molte altre indagini si sono rese disponibili, come l’ecografia, i prelievi con ago per esame citologico e istologico, la risonanza magnetica risultando molto utili a integrare i dati forniti dalla mammografia. La donna spesso appare disorientata, ricorre ad indagini improprie e a volte ritiene pericolose e inutili certe metodiche che invece contribuirebbero utilmente alla tutela della sua salute. Questo a causa della poca chiarezza. I medici di medicina generale e quelli specialisti devono sentirsi impegnati a informare le donne sulle modalità e sugli obiettivi dei vari esami che servono per la diagnosi precoce del tumore al seno» afferma Campanella.

«Innanzitutto, è necessario raccomandare alle donne un autocontrollo, la cosiddetta autopalpazione che non deve essere finalizzata alla diagnosi, bensì alla conoscenza delle proprie mammelle. Ovviamente va detto alle pazienti di rivolgersi al medico qualora si notino dei cambiamenti significativi, persistenti, che vanno al di là delle fisiologiche variazioni legate alle fasi del ciclo mestruale». 

Il ruolo del radiologo

«È importante che l’esame clinico venga eseguito anche dal medico radiologo, che si aggiunge a un’ecografia mammaria e alla mammografia.  Ricordo, infatti, che l’esame clinico da solo non è un test sufficiente a escludere la presenza di tumore e che qualsiasi reperto clinico, minimamente dubbio, deve essere sempre integrato dagli esami strumentali. Inoltre, il radiologo deve sfruttare ogni occasione per far comprendere alla donna che la mammografia, anche se ripetuta periodicamente, non è in grado di evitare che un tumore si formi e cresca. Quella che può definirsi precocità biologica del tumore viene confusa con la precocità cronologica».

La visita senologica 

«Va effettuata scrupolosamente da personale medico adeguatamente preparato, in un ambiente idoneo e va preceduta da una curata anamnesi che comprende il rilievo di eventuali fattori di rischio come la familiarità, le terapie ormonali, pregressi interventi per patologia benigna oppure maligna della mammella».

La mammografia e gli altri esami dopo i 40 anni

«Il tumore alla mammella è il più frequente nel sesso femminile. Ogni anno nel mondo si registrano circa 800.000 nuovi casi e in Italia nelle 2023 circa 55.000; quindi, una donna su 7 ne è colpita. L’esame più importante per la diagnosi precoce è quello che si fa dopo i 40 anni perché il rischio di tumore alla mammella aumenta con l’avanzare dell’età. Ormai è nell’uso corrente utilizzare la tecnica digitale, oggi si parla addirittura di mammografia 3D con tomosintesi, in cui la mammella viene studiata a strati di uno spessore di un millimetro. In questo modo è possibile percepire le più piccole alterazioni che potrebbero essere il segno precoce di un tumore al seno». 

La dottoressa Campanella sottolinea come, a volte, le donne abbiano alcuni timori.

«Hanno paura di eseguire la mammografia per le radiazioni ionizzanti. Voglio aprire una parentesi: il rischio di cancerogenesi (sviluppo di un tumore n.d.r.) è analogo a quello ipotizzabile per altre indagini radiologiche, va sempre valutato il bilancio costo-beneficio. Ipotizzando uno screening fatto su un milione di donne, il rapporto sarebbe di un carcinoma mammario radio indotto contro 604 carcinomi preclinici identificati e curabili con buone prospettive di guarigione. È fondamentale che la visita senologica e l’ecografia vengano eseguiti in centri di senologia, da radiologi, senologi che integrino mammografia, visita senologica ed ecografia mammaria. Questa è una raccomandazione che faccio a tutte coloro che hanno più di quarant’anni. Ciò affranca in questo modo la donna dal penoso calvario di esami parcellari eseguiti in sedi e in tempi diversi, e comporta un grande risparmio economico. Salvo casi particolari, la paziente dovrebbe uscire da un centro senologico con una diagnosi definitiva e non con una richiesta di ulteriori indagini». 

L’ecografia per le donne giovani

«L’ecografia è complementare alla mammografia nelle donne dopo i 40 anni, prima dei 40 anni invece l’esame clinico e l’ecografia sono gli esami utilizzati nelle donne giovani; non la mammografia perché le mammelle delle ragazze sono radiosensibili e assorbono più radiazioni. La mammografia va fatta dopo i 40 anni quando, appunto, la mammella subisce quel processo di involuzione fibro-adiposa per cui la componente ghiandolare si riduce. L’indagine di primo livello per la valutazione delle lesioni nelle donne giovani è l’ecografia».

La risonanza magnetica

«Altra metodica utilizzata in diagnostica senologica è la risonanza magnetica. Non è proponibile come primo esame e devono essere sempre rispettate le indicazioni per evitare un eccesso di casi dubbi o falsi positivi. Questo a eccezione delle donne giovani a rischio genetico: è da considerare come una tecnica da impiegare solo in integrazione della mammografia e dell’ecografia, e che fa l’uso di mezzo di contrasto paramagnetico, iniettato per via endovenosa».

Per saperne di più: l’incontro-dibattito a Lapedona 

Proprio in occasione del mese della prevenzione, la senologa Paola Campanella sarà a Lapedona, sabato 26 ottobre alle ore 16, all’Auditorium Chiesa San Nicolò insieme agli specialisti Luigi Acito, Maria Paola Volponi, Dina Martufi, Sandro Castelli e Barbara Esperide per un incontro-dibattito dal titolo “La prevenzione oncologica per la donna, arma vincente contro il cancro”.

Silvia Ilari

 

 


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