Fermo: nuova vita per gli spazi che furono dell’ex emeroteca. Inaugurate oggi pomeriggio le stanze pronte ad accogliere studenti e ragazzi della social radio “Mamma esco a fare due passi”.
Il sindaco Paolo Calcinaro ha preparato qui buona parte dei suoi esami di Giurisprudenza. L’ha ribadito anche oggi pomeriggio quando, dopo la benedizione dell’arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio, ha riaperto con la sua amministrazione gli spazi dell’ex emeroteca.
«Pensiamo agli studenti universitari, delle superiori o del Conservatorio che potranno usufruirne. È un’area in più per la città, arricchita da due idee che sono arrivate dai nostri uffici. Una riguarda il fatto di ospitare la social radio “Mamma esco a fare due passi” (promossa dall’Ambito XIX e dall’Agenzia Nazionale Giovani n.d.r.); l’altra l’implementare uno spazio per la digitalizzazione dei libri della biblioteca. Inoltre, l’accessibilità è garantita, abbiamo investito molto sulla rampa all’ingresso. Abbiamo recuperato un luogo per i ragazzi, per la nostra Fermo» ha dichiarato.
Presente anche il prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio: «Sono felice per ogni spazio che consente aggregazione. Viene incontro a un bisogno reale dei ragazzi, rappresenta un orientamento verso il bene comune».
Complimenti da parte dell’arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio: «Ho apprezzato la collaborazione che c’è stata tra i vari uffici comunali e l’attenzione da parte del sindaco. Continuate così».
Per qualcuno come l’assessore ai Lavori pubblici Ingrid Luciani c’è dietro anche un valore affettivo: «Mio padre, a partire dall’amministrazione Emiliani, ha curato, insieme al settore Cultura di allora, la destinazione dell’immobile. Per me è un momento importante».
«Fermo è una città anticamente votata agli studi, andiamo in questa direzione. Dal contenuto al contenitore, cerchiamo di rendere la città più accogliente» ha detto l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei.
Soddisfatta si è mostrata anche Maria Chiara Leonori, direttrice della Biblioteca “Romolo Spezioli”: «Ringrazio per l’attenzione nei confronti di questi spazi, per il lavoro dell’architetto Luciani che oggi vediamo completato. C’è anche un montalibri su misura che ci consente di portare i libri attraverso i piani e portarli dove devono essere lavorati. Ci auguriamo che questa possa essere un’opportunità per i giovani, la persona per noi è sempre al centro».
Silvia Ilari
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