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Continua la raccolta fondi per la Casa Museo di Mario Dondero

FERMO - Il sindaco Paolo Calcinaro: «La nostra disponibilità per l'entrata nel sistema museale è totale. Tra tutti i luoghi che ebbe modo di visitare, Mario scelse Fermo e per noi questo deve essere un motivo di vanto. La realizzazione di questo progetto rappresenterebbe il tassello finale dell'unificazione tra Mario Dondero e Fermo»

Continua la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi portata avanti dalla Fototeca di Fermo, che ha l’obiettivo di trasformare l’abitazione di Mario Dondero in una Casa Museo, dando così la possibilità al pubblico di visitare il luogo in cui il fotoreporter aveva deciso di trascorrere l’ultima parte della sua vita. Uno scrigno nel cuore della città, da valorizzare ed inserire nella rete museale fermana. 

«Abbiamo lanciato una raccolta fondi a giugno, con l’obiettivo di arrivare alla somma di 30 mila euro, necessari all’acquisto della casa ora di proprietà dei figli. In questi mesi siamo arrivati ad oltre la metà della cifra e questo ci soddisfa. La campagna terminerà il prossimo 30 novembre e stiamo cercando attraverso diverse iniziative, di promuovere il nostro progetto. Domenica prossima ad esempio saremo alla Pinacoteca di Monte San Martino, stiamo organizzando una cena di sostegno a Monte Pacini ed altri eventi bollono in pentola – le parole di Laura Streppa tra i promotori dell’iniziativa – la casa di Mario è un posto significativo all’interno dell’assetto urbanistico della città. Non abbiamo ancora formalizzato un processo scritto per il Comune, ma abbiamo chiari gli step da superare per arrivare alla realizzazione. Per prima cosa servirà acquistare l’immobile, quindi dovremo effettuare un restauro che porti la casa a diventare un luogo di incontro e spazio espositivo. Vorremmo inserire la casa di Dondero in una rete di visite della città, dove già ci sono il Terminal Dondero, la sua tomba e la galleria delle sue fotografie nel Cinema degli Artisti, che potrebbe essere in parte restaurata e resa fruibile. Speriamo che questi step si possano realizzare uno dopo l’altro. Oltre alla raccolta fondi portata avanti da noi, abbiamo inserito la Casa nei luoghi del cuore Fai e in pochi giorni abbiamo riscontrato un bel successo, speriamo di continuare così, riuscire ad ottenere l’aiuto del Fai sarebbe molto importante. Dalla realizzazione di questo progetto potrebbero poi nascere nuove iniziative legate alla fotografia».

«Dal 2016 abbiamo iniziato a parlare con l’amministrazione del fatto che l’archivio di Mario Dondero può essere un traino tra le varie associazioni, che può arricchire la proposta del Terminal, come una mostra permanente e la possibilità di realizzare annualmente una mostra di inediti – ha dichiarato Pacifico D’Ercole responsabile della fototeca di Fermo – il prossimo anno sarà il decennale della scomparsa di Dondero, sarebbe il caso di realizzare insieme al Comune delle iniziative in suo ricordo, che possano lasciare un segno di Mario e della sua fotografia. Stiamo cercando di completare la digitalizzazione del suo archivio fotografico e della sezione diapositive, grazie anche al forte contributo della Soprintendenza delle Marche. Vorremmo metterci in rete con gli altri archivi fotografici italiani e far riemergere dai nostri la storia della fotografia fermana».

Progetti importanti, dinanzi ai quali l’amministrazione comunale non rimane insensibile, ma che anzi sta sposando e sostenendo, consapevole della ricchezza artistica che le opere di Dondero donerebbero all’intera città.

«Tutto il nostro territorio penso vada fiero della storia di Dondero e dei personaggi che l’hanno costruita. In un momento in cui c’è grande voglia di identità, credo che ci sia voglia di ricostruire la nostra, fermana. L’idea di poter recuperare la casa di Mario con tutto ciò che ha dentro tra oggetti e fotografie, avrebbe un grande richiamo evocativo – sottolinea l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – come amministrazione abbiamo grande voglia di lavorare alla realizzazione di questa casa museo e cercheremo di sostenere questo progetto nel miglior modo possibile»

«La nostra disponibilità per l’entrata nel sistema museale è totale – afferma il sindaco Calcinaro – Tra tutti i luoghi che ebbe modo di visitare, Mario scelse Fermo e per noi questo deve essere un motivo di vanto. La realizzazione di questo progetto rappresenterebbe il tassello finale dell’unificazione tra Mario Dondero e Fermo».

Matteo Achilli


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